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20:13pm2 Novembre 2018 | mise à jour le: 2 Novembre 2018 à 20:13pmReading time: 7 minutes

Il maltempo in Italia. Danni alla basilica di San Marco a Venezia

Settimana difficile, dodici morti e danni incalcolabili

Un garzone trasporta il suo carico in spalla attraversandopiazza San Marco, mentre la marea sale, prevista su 160cm sul medio mare, Venezia, 29 ottobre 2018.

ANSA

Ansa – Alcune aree del Paese, in particolare in Liguria e Veneto, a causa del maltempo stanno vivendo ore drammatiche con centinaia di famiglie e aziende in grande difficoltà e intere zone letteralmente devastate” e “la sospensione degli obblighi fiscali così come delle azioni di riscossione per questi territori sono una misura prioritaria che deve essere accompagnata da un sostegno finanziario per rimettere in piedi la rete dei servizi e delle infrastrutture”. Lo annuncia su Fb la viceministro all’Economia Laura Castelli.

E’ ancora allerta maltempo. Particolarmente colpito il Veneto. Una frana di terra e fango ha completamente ostruito nelle ultime ore la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo, nel bellunese. Al momento risultano isolati i comuni a nord dello smottamento, causato dalle piogge che continuano a cadere incessanti.

I danni causati del forte maltempo dei giorni scorsi nella zona di Alleghe e Caprile (Belluno), 01 novembre 2018.

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“Siamo in ginocchio, abbiamo già previsto la chiusura di tutte le scuole – ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Ho chiesto già domenica scorsa l’intervento della protezione civile nazionale quando ancora c’era una situazione di calma totale. Ho chiesto agli istituti di credito dei finanziamenti speciali e di sospendere le rate dei mutui. Ho chiesto al Governo di procrastinare tutto il procrastinabile”. “Dopodichè tutti gli interventi: non abbiamo solo il problema di ripristinare lo status quo, cioè di far tornare tutto come prima – continua il governatore -. Se non interveniamo velocemente con finanziamenti rapidi le nostre valli si spopoleranno perché non hanno più servizi”.

 

Il governatore della Liguria Giovanni Toti a Portofino per un sopralluogo effettuato per i danni al borgo durante l’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla costa ligure lunedì scorso.  “Non sarà una cosa facile né rapidissima ma contiamo per l’estate prossima di restituire Portofino a tutti i milioni di turisti che vengono a visitarlo”. “Apriremo la strada sussidiaria sul monte dietro Portofino per non lasciare isolato il paese in caso di mareggiate poi comincerà un progetto per mettere in sicurezza e ripristinare la strada di collegamento”. “Il danno è molto ingente – ha detto ancora Toti -, proprio perché è dovuto a un’azione di grandi proporzioni con una violenta burrasca, la pioggia e il mare. Se i danni per gli interventi immediati sono stati stimati in alcune decine di milioni, i danni al ‘sistema ligure’ è stimabile in alcune centinaia di milioni”.

E un grosso muro perimetrale di un albergo a Casamicciola (Napoli) è franato in mattinata a causa delle forti piogge. Pietre e terreno sono giunti fino alla centrale piazza Marina, che si trova a poca distanza e che è stata invasa da massi e detriti. Sul posto sono intervenuti polizia municipale e carabinieri che hanno interdetto l’accesso alla strada. Prima dell’alba sull’isola si è abbattuto un forte temporale e poco dopo le 6 il muro di contenimento è franato. Secondo una prima stima tecnica – fornita dagli operatori accorsi sul posto – sarebbero 300/400 i metri cubi di materiale franato. E un uomo è stato soccorso perchè era finito con il suo furgone in un’area allagata dalla pioggia a Panza sull’isola d’Ischia. Stesso intervento per un’altra persona bloccata dall’acqua in un sottopasso a Miliscola, zona Flegrea.

Stava passeggiando con i familiari quando è stata colpita in pieno da un fulmine che l’ha uccisa. Tragedia nel pomeriggio in località Nasca a Carloforte, nel Sud ovest della Sardegna. Da quanto si apprende la donna, di circa 60 anni, si trovava con il marito in un percorso naturalistico nonostante il maltempo. Improvvisamente un fulmine l’ha centrata, scaraventandola a terra. Immediata la richiesta di soccorsi e l’arrivo sul posto del 118 e dei carabinieri, ma per lei non c’è stato nulla da fare.

 

Settimana difficile

 

Dodici morti – ma il bilancio potrebbe ancora salire -, paesi isolati, centinaia di persone sfollate e decine di migliaia senza elettricità, collegamenti ferroviari interrotti, danni enormi. Lascia conseguenze pesantissime l’ondata di maltempo che ha travolto l’Italia durante questa settimana con piogge torrenziali, mareggiate con onde alte sino a 10 metri e venti che hanno raggiunto punte di 180 chilometri orari, trombe d’aria, corsi d’acqua esondati e i grandi fiumi – soprattutto quelli del Triveneto – sotto stretta sorveglianza.

L’acqua della laguna ha allagato anche il corpo principale della Basilica di San Marco a Venezia bagnando qualche decina di metri quadri del millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all’altare della Madonna Nicopeia

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In 48 ore i 5.800 vigili del fuoco impegnati nell’emergenza hanno compiuto più di 7mila interventi per allagamenti, smottamenti e rimozione di alberi caduti, soprattutto in Toscana, Lazio, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Liguria. Ed è proprio la Liguria, dove 20mila persone sono rimaste senza energia elettrica e l’aeroporto di Genova è stato chiuso per la pista resa impraticabile dai detriti portati da una violenta mareggiata, la regione più provata. Sono stati colpiti anche due suoi simboli: Portofino, che con i suoi abitanti – tra i quali c’è la famiglia di Pier Silvio Berlusconi – è rimasta isolata a causa di una frana che si è abbattuta sulla panoramica che la collega a Santamaria Ligure, e Rapallo, dove ha ceduto parte della diga e oltre duecento imbarcazioni tra cui decine di superyacht (anche uno di proprietà della stessa famiglia Berlusconi) si sono schiantati sulla scogliera del lungomare, mentre 21 diportisti (alcuni già in ipotermia) sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. “Non è al momento possibile calcolare i danni, che potrebbero essere di centinaia di milioni”, ha detto il governatore Giovanni Toti annunciando che chiederà lo stato d’emergenza.

 

Certamente incalcolabili sono i danni dell’acqua alta a Venezia: allagato anche il corpo principale della Basilica di San Marco, dove l’acqua ha bagnato di qualche decina di metri quadri il millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all’altare della Madonna Nicopeia e ha inondato completamente il Battistero e la Cappella Zen. E’ il quinto allagamento nella storia di San Marco e le parole del Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin non lasciano molte speranze: “in un solo giorno la Basilica è invecchiata di vent’anni”. Tra gli ultimi morti di questa ondata di maltempo, dopo quelli già rilevati ieri, ci sono una donna in Trentino Alto Adige rimasta intrappolata nella sua abitazione in Val di Sole sommersa da una imponente colata di fango e sassi, un kite-surfista scagliato sulla scogliera di Cattolica dalle fortissime raffiche di vento, un artigiano il cui corpo è stato recuperato nel torrente Biois a Falcade (Belluno), un vigile del fuoco volontario travolto da un albero mentre stava compiendo un intervento a San Martino in Badia in Alto Adige e un pescatore annegato nel lago di Levico in Trentino. E proprio il Trentino ha vissuto ore difficili per l’esondazione del torrente Melendrio, della Drava e del Rio Sesto, per una tromba d’aria che ha scoperchiato alcune case in Valsugana e con la zona del Primerio isolata. Paesi isolati anche in Friuli Venezia Giulia (Sappada) e in Lombardia (diverse località della Valtellina), mentre a causa della neve sul passo dello Stelvio restano ancora bloccate 180 persone tra turisti e lavoratori stagionali. Intanto oggi sarà ancora allerta rossa su buona parte del Veneto e sulla provincia di Trento. E allerta arancione su Liguria centrale e settore occidentale del Veneto.

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