Covid: oltre 150 milioni di contagi nel mondo dall’inizio della pandemia

15:39 30 Aprile 2021

L’Italia “riapre”: previsto un ampio rallentamento delle restrizioni

 

Ansa – Ha superato quota 150 milioni il numero di contagi da Covid-19 registrati ufficialmente in tutto il mondo dall’inizio della pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I guariti sono stati oltre 87 milioni.

I morti sono più di 3,1 milioni. Il Paese più colpito in termini assoluti dal nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con 575mila decessi su 32 milioni di casi.

Seguono il Brasile con 401mila morti su 14,6 milioni di contagi e l’India con quasi 205mila decessi su 18,4 milioni di casi.

Il Messico riporta ben 216 mila morti nonostante ‘soltanto’ 2,34 milioni di contagi.

 

Italia: verso il primo weekend ‘libero’, si prevede il tutto esaurito

Ansa – Per la prima volta da oltre un anno, gli italiani – quasi tutti – potranno passare il primo weekend di festa in “libertà”, o comunque con un sensibile allentamento delle restrizioni. Il fine settimana del primo maggio sarà il primo vero test non solo per verificare l’andamento della curva dei contagi, ma anche – e soprattutto – per il rilancio del turismo, uno dei settori maggiormente messo alle strette dai provvedimenti anti-covid.

Nei prossimi tre giorni 47 milioni di italiani avranno la possibilità di tornare a spostarsi tra le regioni gialle, ma anche di raggiungere le altre zone avendo con sé il green pass, il documento che certifica l’avvenuta vaccinazione o, eventualmente, la negatività al tampone nelle 48 ore precedenti il viaggio. Proprio per questo nelle ultime ore sono state segnalate file per sottoporsi al test e ottenere il certificato. Sulle strade saranno comunque intensificate le attività delle forze dell’ordine.

Dopo la seconda Pasqua in lockdown e un Natale in zona rossa, l’Italia torna a sperare, seppur con un invito generale a rispettare le norme, su tutte il distanziamento e l’obbligo della mascherina. “L’apertura dei negozi è l’occasione per ripartire”, spiega il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi. “Se le aziende chiudono – prosegue – non ci sarà più futuro per molti imprenditori e lavoratori con le loro famiglie, ma anche per le nostre città che rischiano una progressiva ed inesorabile desertificazione”.

Tornano aperti anche i musei, seppur su prenotazione, con teatri e cinema che stanno piano piano riaprendo il sipario. A Roma tornano accessibili le Terme di Caracalla, la Villa di Livia e l’Arco di Malborghetto. A Bologna, invece, i sindacati tornano in piazza Maggiore per la festa del Primo Maggio dopo lo stop forzato del 2020. Il Comune di Milano, invece, ha deciso per sabato l’apertura straordinaria delle mostre allestite a Palazzo reale, al Pac e al Mudec, il museo delle culture. I musei civici, che saranno chiusi il primo maggio, apriranno invece domenica 2.

Preparativi e prove di distanziamento in vista dell’apertura della stagione balneare ad Ostia

Gli italiani ne approfitteranno anche per le gite fuoriporta, come dimostrano le prenotazioni per luoghi turistici e le isole. Con il ritorno della Campania in zona gialla, le compagnie di navigazione hanno implementato i collegamenti marittimi con Ischia e Procida, che tra pochi giorni diventerà la prima isola covid free del Paese. Cominciano a riaprire hotel e ristoranti un po’ ovunque e sui litorali i posti a sedere all’aperto, gli unici disponibili in base alle restrizioni, sono sold out ormai da giorni.

In Costiera Amalfitana saranno organizzate manifestazioni all’aperto nel rispetto delle norme, con il sindaco di Minori, Andrea Reale, che ha lanciato un appello al rispetto delle regole. Niente vacanzieri, per il momento, sul litorale veneto che si prepara a riaprire lettini ed ombrelloni dal 15 maggio. A Cortina, invece, gli alberghi riapriranno il 24 maggio con la speranza di recuperare almeno in parte il nulla di fatto della stagione invernale.

I servizi di controllo del territorio saranno rafforzati in tutta Italia, dalla Lombardia alla Campania. Bisognerà ancora attendere, invece, per la Sardegna, in rosso per la terza settimana consecutiva, e per le regioni in zona arancione, cioè Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La speranza è riposta sui nuovi dati del monitoraggio che saranno pubblicati domani ma che, comunque, stabiliranno gli eventuali nuovi colori solo a partire da lunedì.

 

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