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19:32pm10 Settembre 2013 | mise à jour le: 10 Settembre 2013 à 19:32pmReading time: 3 minutes

Una pizza da 62 miliardi di euro

Aise – Il business mondiale della pizza vale di 62 miliardi di euro e tra i Paesi che ne vanno più ghiotti ci sono, oltre all’Italia, anche la Germania, la Francia e la Spagna. Nel Belpaese si consumano 56 milioni di pizze a settimana.

Sono i dati della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), diffusi in occasione del Campionato mondiale per pizzaioli, tenutosi a Napoli la settimana scorsa.

Nel Belpaese, dove è nata la pizza, si contano 42.000 pizzerie (21.000 quelle d’asporto). La più cara si mangia a Milano contro la più economica a Reggio Calabria. Gli addetti impiegati in questo settore sono circa 100.000: 65.000 italiani, 20.000 egiziani, 10.000 marocchini e 5.000 dell’Est Europa, dell’Asia e di altri Paesi.

Al fianco delle oltre 62.000 pizzerie troviamo 69.000 ristoranti tradizionali, 6.500 ristoranti top e 5.000 facenti capo alla categoria “all’avanguardia”. Secondo l’Accademia Pizzaioli e Ristorazione Italiana Magazine, a queste due ultime fasce è riservata la maggior fetta di fatturato in proporzione al numero di esercizi.

In Italia, attualmente, sempre secondo i dati Fipe, il consumo di pizze a settimana, si attesta sui 56 milioni, ovvero quasi 3 miliardi di pizze consumate in un anno. Il costo varia dai 2,88 euro delle pizze al taglio vendute nelle gastronomie, rosticcerie e panetterie ai 5,90 euro (altri sostengono che la media sia di 6,50) delle pizze tradizionali (servite nel piatto) di pizzerie o pizza-disco.

Il campionato

I pizzaioli di tutto il mondo si sono ritorvati il 3 e 4 settembre sul lungomare di Napoli per partecipare alla 12ma edizione del Campionato mondiale del pizzaiolo-Trofeo Caputo. Il grande successo delle passate edizioni, sia in termini di risonanza e partecipazione di pubblico, sia per il gran numero di adesioni pervenute, ha senza dubbio contribuito alla crescita della manifestazione, elevandola a rango internazionale. In quest’ottica, si inquadra tale 12ma edizione, tornata nel cuore di Napoli, ospitata dal più affascinante lungomare del mondo, quello di Via Caracciolo e dal più grande e spettacolare evento sul mondo della pizza, Il Napoli Pizza Village.

Oltre 500 pizzaiuoli provenienti da 47 diverse nazioni si sono cimentati quest’anno in 8 categorie di gara in una vera e propria “arena”. Presso la Rotonda Diaz, infatti, è stato allestito il primo Stadio della Pizza che ha consentito alle migliaia di visitatori del Napoli Pizza Village di assistere a delle performance uniche ed irripetibili. Le 8 categorie in gara erano: Stg (specialità tradizionale garantita), la pizza da disciplinare; classica; di stagione; in teglia; a metro; senza glutine (con un padiglione del tutto separato); pizza acrobatica-free style; pizza più veloce; pizza più larga. 

Per la cronaca, a vincere il Trofeo Caputo e Campionato mondiale Stg 2013 è stato Davide Civitiello di Napoli.

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