Ansa – In Aula «vedremo chi avrà il coraggio di non votare per il taglio dei parlamentari». Lo ha affermato il capo politico del M5s Luigi Di Maio commentando la calendarizzazione del taglio dei parlamentari il 7 ottobre alla Camera.
«In questo momento – ha aggiunto – tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia, alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari».
La Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio ha deciso infatti di calendarizzare l’inizio della discussione generale sul taglio dei parlamentari il prossimo 7 ottobre, mentre le votazioni cominceranno il giorno dopo. Si tratta della quarta ed ultima lettura parlamentare del testo.
«Il taglio dei parlamentari è una riforma importantissima per il Paese, e sta alla base dell’accordo di programma su cui si regge il governo», ha osservato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. «Questa riforma – ha spiegato – darà efficacia ed efficienza al Paese con il taglio di 345 parlamentari che consentirà un risparmio di 500 milioni per ciascuna legislatura».
Il disegno di legge per la riduzione del numero di parlamentari prevede che alla Camera dei deputati il loro numero passi da 630 a 400 (da 12 a 8 per quelli eletti nelle circoscrizioni estere) e al Senato da 315 a 200 (da 6 a 4 per gli eletti all’estero).