Justin Mulfati, 5a media, Scuola Marc Aurèle Fortin

19:20 24 Gennaio 2012

Io e l’Italia

 

Sono uno studente dei miei genitori e nonni. Dalla mia nascita ero già un italiano”ho mangiato dei piatti italiani, ho conosciuto il giardino e l’ orto dei nonni, a scuola c’era il programma d’italiano ed  ho fatto il catechismo anche in italiano. Veramente l’ italianità nella mia vita si vede in diverse cose: guardo dei programmi in tv in lingua italiana, leggo dei giornali e riviste italiane, mangio all’italiana … però tutto questo si deve ai primi italiani che si sono stabiliti in Canada.La comunità italiana è molto forte in tutto il mondo, anche se le loro radici sono rimaste in Italia questo popolo ha deciso di andare avanti e di ramificarsi, per questo motivo l’italianità è accessibile in Canada e nel resto  del mondo. L’istituzione del PICAI è un ottimo esempio, infatti, prima di offrire dei corsi di lingua l’Ente si è concentrata sull’ assistenza agli immigranti. Senza questa assistenza parecchi immigranti sarebbero rimasti senza gli strumenti necessari per avere successo nel nuovo mondo. Ora vediamo quegli stessi italiani determinati che sono diventati nonni o anche bisnonni. Osserviamo come sono anche più fieri adesso sapendo che la loro missione è completata. Questo concetto di tramandare le loro storie  di vita e di cultura italiana è molto bello. Adesso ho una storia da raccontare ai miei figli quando i personaggi  principali non saranno più qui a raccontarla, nel frattempo dobbiamo lavorare duramente per assicurarci che questa  ricca italianità rimanga viva in questo paese e in questa città. Questa storia è troppo importante per  essere dimenticata o persa.

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