Arte e spettacolo
17:42pm12 Febbraio 2020 | mise à jour le: 12 Febbraio 2020 à 17:42pmReading time: 3 minutes

Storia di crimini e famiglie

Storia di crimini e famiglie
Photo: Foto Bertrand CalmeauDa sin.: Donny Falsetti, Sergio Castellitto e Michael Ricci

Arriva sugli schermi il film “Mafia Inc.” Con Sergio Castellitto

Liberamente ispirato agli avvenimenti raccontati nel libro “Mafia inc.” di André Cédilot ed André Noël, pubblicato nel 2012 da “Les Editions de l’Homme”, esce questa settimana sugli schermi del Québec il film dallo stesso titolo, “Mafia inc”, per la regia di Podz (Daniel Grou), con Sergio Castellitto e diversi attori d’origine italiana.

La storia narra le vicende della famiglia Gamache, sarti di padre in figlio, che vestono la famiglia mafiosa Paternò da tre generazioni. I loro figli sono cresciuti insieme, nello stesso quartiere. Vincent “Vince” Gamache (l’attore Marc-André Grondin) lavora per conto del padrino Frank Paternò (Sergio Castellitto) e del figlio più grande Giaco (Donny Falsetti), mentre sua sorella Sofie (Mylène Mackay) frequenta Patrizio (Michael Ricci), il figlio più giovane di Paternò. Vince, temerario e impetuoso, prepara un gran colpo per impressionare il padrino creando un senso di gelosia da parte di Giaco. La guerra scoppia, ognuno deve scegliere il suo campo, Paternò o Gamache. Ma, da una parte o dall’altra, il prezzo da pagare sarà altissimo!

Nel ruolo di Patrizio troviamo Michael Ricci, 33 anni, cresciuto a Montréal-Ovest, ex campione di arti marziali, al suo primo ruolo cinematografico mentre nel ruolo di Toto Russo “il macellaio”, braccio destro di Vince Gamache, troviamo Domenic Di Rosa, 41 anni, nato a Montréal-Est, da madre siciliana e padre quebecchese. Proprio per la sua conoscenza del siciliano, Domenic, oltre che un ruolo nel film, diventa anche consulente sul set per quanto riguarda la buona pronuncia delle parole in italiano e dell’accento siciliano.

 

L’altro lato del personaggio

Oltre a loro nel film troviamo altri attori d’origine italiana come Vittorio Rossi, Cristina Rosato e, ovviamente, nei panni del “cattivo”, il conosciutissimo Sergio Castellitto da noi intervistato lo scorso anno durante le riprese del film: «Buono o cattivo – disse a proposito dell’interpretazione relativa al suo personaggio – non importa. L’importante è che ci siano delle contraddizioni perché quelli che non sono interessanti sono i personaggi che non hanno chiaroscuri. Dentro un personaggio positivo ci deve essere sempre un controcampo, un segreto, un mistero, così come nei personaggi negativi bisogna sempre rintracciare il lato più simpatico. Frank Paternò è un boss della mafia spietato ma è anche un padre, un figlio, un marito. Attraverso il personaggio racconti anche gli usi e i costumi di una famiglia e dei suoi rapporti».

Infine il regista Podz: «Allorché si scava un po’ nell’universo della mafia – afferma – ci si accorge che essa è costruita a partire dall’unità familiare e i legami di famiglia sono importanti anche nella storia del Québec. Il film, dunque, racconta la storia di un ambiente criminale ma anche di quello familiare, di affari, di padri, di figli, dei loro rapporti, di errori eventualmente commessi nella loro educazione, dell’amore mal riposto. È anche la storia del “figlio prodigo” che vuole farsi spazio, che vuole distruggere e sostituire quello che i suoi genitori hanno costruito».

 

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