Oggi è la “Giornata della Terra”

12:58 22 Aprile 2021

Il 22 aprile tutto il mondo celebra la Giornata della Terra, l’Earth Day che da oltre 50 anni mobilita milioni di persone di ogni continente per la tutela del Pianeta.

‘Restore Our Earth’ (Rispristina la nostra Terra) è il tema del 2021 che intende sollecitare soluzioni contro il degrado ambientale e il cambiamento climatico perché solo un Pianeta sano è garanzia di sussistenza, lavoro e salute per l’umanità.

La Giornata della Terra nasce negli Usa sulla scia della pubblicazione nel 1962 del libro di Rachel Carson, ‘Primavera silenziosa’, e di una crescente coscienza ambientalista, grazie alle iniziative di John McConnell, attivista per la pace che propose inizialmente una giornata per celebrare la Terra e per promuovere la pace per il 21 marzo, e del senatore degli Stati Uniti, Gaylord Nelson. Quest’ultimo fu promotore del primo Earth Day del 22 aprile del 1970 con la mobilitazione di 20 milioni di americani per chiedere maggiore protezione per il Pianeta, un evento che nel 1990 diventa globale mobilitando 200 milioni di persone in 141 Paesi.

Oggi l’Earth Day arriva a coinvolgere un miliardo di persone in 192 Paesi con azioni e partner coordinati a livello globale dal network no profit Earthday.org.

Earth Day Italia è la sede italiana del network internazionale e organizza quest’anno la seconda edizione di #OnePeopleOnePlanet – the multimedia marathon con un palinsesto di 13 ore di diretta streaming sul canale televisivo digitale RaiPlay.

Biden raddoppia l’obiettivo Usa sulle emissioni

Ansa – È ormai una corsa contro il tempo in tutto il mondo per tagliare la CO2 e tentare di arrestare la febbre del Pianeta. E’ questa la battaglia sollecitata dagli scienziati e che sembra aver ormai convinto anche la politica.

Tra le tante iniziative previste per questa giornata dedicata al nostro pianeta c’è anche un summit virtuale sul clima di 40 capi di stato e di governo, indetto dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden il quale raddoppierà l’obiettivo degli Usa sul clima con un taglio delle emissioni fra il 50 e il 52% entro il 2030. L’annuncio oggi in occasione di questo summit sul clima: «Rispondendo e combattendo i cambiamenti climatici vedo l’occasione di creare milioni di posti di lavoro. E’ il decennio decisivo per evitare le conseguenze peggiori: dobbiamo agire. Questo vertice è il primo passo del cammino che dobbiamo fare insieme», ha affermato il presidente Usa Joe Biden avviando i lavori del vertice dei leader mondiali sul clima. Gli Usa colgono così l’occasione della ‘Giornata della Terra’ per annunciare il loro ritorno in una posizione di leadership a livello globale sul tema, esortando quindi gli altri paesi a seguirli sulla stessa strada. Per contrastare i cambiamenti climatici “bisogna agire ora. Gli Stati Uniti non stanno aspettando”, ha detto Biden.

“Dobbiamo impegnarci per uno sviluppo verde, per un’economia sostenibile per le future generazioni. Questa è la via per rafforzare la produttività. E i Paesi in via di sviluppo devono accrescere le loro ambizioni”: lo ha detto il leader cinese Xi Jinping intervenendo al vertice sul clima.

L’annuncio di Biden costituisce inoltre un significativo passo avanti anche rispetto agli impegni assunti dall’amministrazione Obama, ovvero una riduzione fra il 25 e il 28% entro il 2025, “a segnalare che la decisione di Biden di rientrare nell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici è solo l’inizio di uno sforzo aggressivo che comprende anche tentare di spingere gli altri paesi nella stessa direzione” scrive il New York Times. Il giornale sottolinea quindi quale sia l’obiettivo politico del summit voluto dal presidente Usa: “dimostrare che l’approccio dell’ex presidente Donald Trump verso i cambiamenti climatici era un’aberrazione”.

“Il mondo deve essere serio” nei suoi impegni per l’ambiente e contro i cambiamenti climatici. E’ questo il messaggio del premier britannico Boris Johnson – anticipato da Downing Street – al vertice ad hoc dei leader globali convocato oggi dal presidente Joe Biden. Vertice nel quale Johnson formalizza il preannunciato ruolo leader fra i G7 del Regno – presidente quest’anno della conferenza Onu CoP 26 sul clima – con l’accelerazione dell’obiettivo del taglio delle emissioni di carbonio dal 68% nel 2030 al 78% nel 2035 (contro il raddoppio a non oltre una riduzione del 50-52% per il 2030 indicata da Biden per gli Usa).

“Abbiamo spezzato i legami che ci univano al Creatore, agli altri esseri umani e al resto del creato. Abbiamo bisogno di risanare queste relazioni danneggiate, che sono essenziali per sostenere noi stessi e l’intero tessuto della vita. #EarthDay”. E’ il tweet di Papa Francesco nella Giornata della Terra. Nel pomeriggio è atteso un suo intervento alla maratona mediatica dedicata al pianeta.

 

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