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16:05pm28 Febbraio 2023 | mise à jour le: 28 Febbraio 2023 à 16:05pmReading time: 4 minutes

Ucraina, ecco la spesa per le armi: USA e UE in testa per aiuti

Ucraina, ecco la spesa per le armi: USA e UE in testa per aiuti
Photo: iStockPalazzi distrutti dai bombardamenti russi in Ucraina

L’amministrazione Biden e il Congresso hanno mobilitato risorse pari a oltre 73 miliardi di euro, la cifra più alta. Cresce la spesa globale, ricercatrice Hernández: Puntare su Osce

Di Paola Venturelli/ItaliaChiamaItalia – A dodici mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina gli Stati Uniti si confermano come il primo contributore mondiale al governo di Kiev in termini di aiuti militari, finanziari e umanitari. In particolare, la spesa prevista per il sostegno all’esercito ucraino è anche la più alta mai stanziata dalla Casa Bianca.

Ad analizzare numeri e dati è il Kiel Institute for the World Economy, un centro di ricerca indipendente con sede in Germania.

Secondo il Kiel, l’amministrazione Biden e il Congresso hanno mobilitato risorse pari a oltre 73 miliardi di euro, la cifra più alta. Di questi, 44,3 miliardi destinati all’assistenza militare, 25,1 miliardi in aiuti economici e 3,72 miliardi per gli interventi umanitari. Ciò si traduce in una spesa pari allo 0,367% del Prodotto interno lordo.

Gli Stati Uniti sono seguiti dall’Ue con 35 miliardi, che consistono principalmente in aiuti finanziari (30,3 miliardi), militari (3,19 miliardi) e umanitari (1,60 miliardi). Tra i Paesi membri, la Germania è il primo con 6,16 miliardi di euro e il solo ad aver destinato una quota superiore agli aiuti umanitari (2,5 miliardi), rispetto agli aiuti militari e finanziari (rispettivamente pari a 2,36 e 1,30 miliardi di euro). Il Regno Unito invece risulta al terzo posto nella classifica globale, tra l’Ue e la Germania, con 8,31 miliardi di euro totali che si dividono in 4,89 miliardi di aiuti militari, 3,02 miliardi in aiuti finanziari e 400 milioni per il sostegno umanitario. L’Italia si colloca all’undicesimo posto – tra il Giappone e la Svezia – con 1 milardo e 23 milioni di euro, costituiti principalmente in aiuti militari (661 miliardi di euro), finanziari (52 milioni) e umanitari (52 milioni).

Sollecitata sul tema, all’agenzia Dire Gabriela Iveliz Rosa Hernßndez, ricercatrice presso l’Arms Control Association, dichiara: “L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto l’ordine di sicurezza europeo e ciò ha spinto molti Paesi a investire di più in difesa e sicurezza”. Col proseguire del conflitto, “gli stati, inclusi Stati Uniti ed Europa, cercheranno modi creativi per colmare le falle nella difesa mentre le scorte di munizioni si riducono”.

Ma nell’attuale contesto di una “guerra calda”, prosegue Hernßndez, “Washington e i suoi alleati possono adottare una serie di misure per evitare uno scontro diretto con Mosca, pur continuando a sostenere l’Ucraina. All’inizio della guerra, ad esempio, il Pentagono e il ministero della Difesa russo hanno creato una hotline per la risoluzione dei conflitti. Inoltre, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il segretario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin hanno parlato più volte” così come “il capo di stato maggiore congiunto Usa Mark Milley e il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov. Tuttavia, per funzionare, ogni via per la risoluzione del conflitto deve prevedere comunicazioni costruttive, impedendo l’espansione della guerra”.

Al momento però, ogni prosepettiva di negoziato risulta ferma, sebbene ci sia chi invochi un’azione internazionale che porti Mosca e Kiev a sedersi intorno a un tavolo sotto l’egida delle Nazioni Unite. Secondo Hernßndez, un organismo che potrebbe facilitare questo lavoro di riavvicinamento è l’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che conta 57 Stati membri tra cui la Russia. La ricercatrice dell’Arms Control Association afferma: “La decisione della Russia di invadere l’Ucraina ha ostacolato la capacità dell’Osce di proseguire un dialogo costruttivo tra la Russia e i membri della Nato”, tuttavia “preservare l’azione dell’Osce è fondamentale: potrebbe svolgere un ruolo importante nel nuovo ordine di sicurezza che emergerà nei prossimi anni”.

 

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