(NoveColonneATG) Roma – Lo scorso 16 gennaio è stato il giorno del cosiddetto “Blue Monday”, ovvero il giorno più triste dell’anno. Ma che cos’ha fatto di male questo giorno per avere una nomea quasi nefasta?
L’idea del “Blue Monday” nasce all’inizio degli anni Duemila da uno studio di Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff, che, riflettendo sulla possibile esistenza di un giorno particolarmente cupo per l’umore degli esseri umani, ha elaborato un’equazione che lo individua nel terzo lunedì di gennaio. Perché? Perché in genere in quel giorno siamo nel culmine dell’inverno, il clima è particolarmente inclemente, le vacanze natalizie sono ormai dimenticate, le prossime appaiono lontanissime e i ritmi di lavoro post-ferie sono ridiventati quelli consueti.
Insomma, il 16 gennaio è definitivamente stato battezzato come un giorno triste e non c’è nulla che si possa fare. O forse sì? O forse si può trovare un’alternativa alla tristezza latente di questa giornata, magari riuscendo ad anestetizzarla in qualche maniera? La soluzione potrebbe essere in una piccola evasione dalla quotidianità, che si tratti di una gitarella mordi e fuggi così come di una passeggiata all’aria aperta, nonostante il freddo e ancora la possibilità di un ritrovato contatto con la natura.
Da numerose ricerche è emerso come l’esposizione ai paesaggi naturali ha la capacità di influire positivamente sullo stato psicofisico della persona, attraverso una riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, la riduzione dei livelli di zucchero nel sangue, l’aumento di energia, creatività e autostima, il miglioramento del tono dell’umore, la stimolazione del sistema nervoso parasimpatico, favorendo un generale stato di rilassamento. Il risultato è una maggiore resistenza allo stress e l’emergere di sentimenti positivi che prevalgono sulle emozioni negative.
In sintesi, prendersi una tregua dai ritmi frenetici della routine ci consente di ritrovare la pace interiore e l’armonia dei sensi. E quindi, provando a scegliere tra varie soluzioni, come escursioni e passeggiate, stare a contatto con gli animali, praticare sport all’aperto, nutrirsi con cibi genuini e prodotti a chilometro zero, contemplare paesaggi mozzafiato e tramonti indimenticabili, fino addirittura a dormire sotto le stelle si possono trovare le soluzioni migliori per azzerare la tristezza di questo (e altri giorni come questo) trasformando il “Blue Monday” in “Green Monday”.