Dal Mondo
17:18pm20 Marzo 2018 | mise à jour le: 20 Marzo 2018 à 17:18pmReading time: 3 minutes

Una persona su nove non ha accesso all’acqua sicura

Il World Water Forum di Brasilia

L’assoluta mancanza di igiene è una delle principali cause di mortalità e malattia nel mondo

ANSA

(NoveColonneATG) Roma – Più di 840 milioni di persone in tutto il mondo, ovvero una persona su nove, non hanno accesso all’acqua sicura, e 2,3 miliardi, ovvero una persona su tre, non hanno accesso ai servizi igienici.

“Nel mondo ci sono più persone con un cellulare che con un bagno”, ha spiegato l’attore Matt Damon, che da anni si dedica all’attivismo sul tema. Nello sforzo globale di evitare crisi idriche diffuse e di migliorare l’accesso all’acqua potabile sicura e a servizi igienico-sanitari adeguati, il Consiglio Mondiale dell’Acqua ha organizzato l’ottava edizione del World Water Forum, che si tiene a Brasilia fino al 23 marzo, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua.

Oltre 10 capi di stato, tra cui il presidente del Brasile Michel Temer, il presidente dell’Ungheria János Áder, il presidente del Senegal Macky Sall, il primo ministro della Corea del Sud Lee Nak-yeon, oltre a vari amministratori delegati di aziende Fortune 500, si incontrano nella capitale brasiliana per partecipare ai panel di alto livello e ad oltre 200 sessioni, in cui si traccerà il futuro della sicurezza idrica per i prossimi tre anni.

È la prima volta che l’emisfero sud del mondo ospita il World Water Forum, aprendo le porte del Sudamerica al dialogo e allo scambio di esperienze e di pratiche virtuose nel settore. L’edizione brasiliana comprende anche un Citizens Village, che accoglie gratuitamente tutti i cittadini del mondo coinvolgendoli nel dibattito attraverso mostre, conferenze, film, workshop di arte e artigianato, intrattenimento, spazi di confronto o dedicati al cibo.

Entro il 2025, metà della popolazione mondiale vivrà in aree soggette a stress idrico, che si presenterà sotto forma di siccità, alluvioni e altri fenomeni critici che già interessano varie aree, tra cui Città del Capo in Sudafrica o San Paolo in Brasile. La maggiore fonte di approvvigionamento idrico della metropoli brasiliana, la riserva Cantareria, è recentemente scesa al 5% della sua capacità massima, l’equivalente di un mese di fornitura, e questo nonostante il Brasile accolga nel suo territorio la più grande riserva di acqua dolce al mondo, ovvero il 12% del fabbisogno mondiale.

Nel mondo, i problemi più urgenti che interessano l’acqua hanno più a che vedere con la sua qualità, non quantità. Per molti si tratta di una questione di vita o di morte: 660 milioni di persone non hanno accesso a fonti di acqua potabile sicura e 2,4 miliardi non dispongono di servizi igienico-sanitari adeguati.

Nello specifico, l’assoluta mancanza di igiene è una delle principali cause di mortalità e malattia nel mondo; nel 2016, l’8% dei bambini sotto i cinque anni sono morti per diarrea, spesso causata da acqua contaminata. La maggior parte delle persone senza accesso a servizi igienico-sanitari adeguati vivono in Asia, nell’Africa subsahariana, in America Latina e ai Caraibi.

Le più colpite dai problemi legati all’acqua e ai servizi igienico-sanitari sono le donne, che si dedicano per circa 200 milioni di ore al giorno alla raccolta dell’acqua.

Il World Water Forum vuole dimostrare ai leader mondiali che una combinazione delle infrastrutture esistenti, delle realtà geografiche di un territorio e delle sue risorse naturali, e di finanziamenti adeguati porteranno a una migliore gestione dell’acqua. Per ogni dollaro investito in acqua e servizi igienico-sanitari, il guadagno economico in termini di spese sanitarie evitate e produttività è di 4 dollari.

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