Ansa – Sono passati 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e le città di Nagaoka e quella di Honolulu hanno celebrato, il 16 agosto, la fine del conflitto a Pearl Harbor (Hawaii), luogo del primo attacco nipponico contro gli Usa. Celebrazioni anche in Gran Bretagna per il VJ70, il 70.mo anniversario della ‘Victory in Japan’. Mentre l’imperatore Akihito ha espresso ‘profondo rimorso’ per le azioni del suo Paese nell’ultima guerra. Sindaci e responsabili di amministrazioni cittadine della giapponese Nagaoka e dell’americana Honolulu si sono uniti al comandante della flotta Usa del Pacifico nel deporre corone di fiori e nell’inaugurazione di una lapide commemorativa.
La giapponese Nagaoka (oggi gemellata con l’americana Honolulu) è la città natale dell’ammiraglio Isoroku Yamamoto, che ideò l’attacco a Pearl Harbor nel 1941, segnando l’ingresso degli Usa nel conflitto.
Celebrazioni anche dall’altra parte del mondo: a Londra la regina Elisabetta II ha guidato le celebrazioni del VJ70, il 70.mo anniversario della ‘Victory in Japan’, quando Tokyo dichiarò la resa, pochi giorni dopo l’esplosione delle atomiche a Hiroshima e Nagasaki. La sovrana, accompagnata dal principe Filippo e dal premier David Cameron, è intervenuta ad una funzione religiosa alla chiesa di St. Martin’s in the Field, al centro della capitale, dove erano presenti anche alcuni veterani del conflitto e ex prigionieri di guerra, che poi hanno preso parte ad una cerimonia con Cameron e il Principe Carlo alla Horse Guard’s Parade, e quindi a una parata per le strade della capitale. Intanto dal Giappone sono giunte le considerazioni dell’imperatore Akihito che oggi ha espresso ‘profondo rimorso’ per le azioni del suo Paese nell’ultimo conflitto. Ieri il premier Shinzo Abe, in un discorso per la stessa ricorrenza non aveva chiesto scusa alle vittime dell’aggressione giapponese, sollevando numerose polemiche in Cina e Corea del Sud.
“Riflettendo sul nostro passato e tenendo a mente i sentimenti di profondo rimorso per l’ultima guerra, spero che che le tragedie della guerra non si ripetano mai più”, ha detto l’imperatore. Secondo i media giapponesi, è la prima volta che il sovrano usa le parole ‘profondo rimorso’ parlando del conflitto.