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15:25pm29 Settembre 2020 | mise à jour le: 29 Settembre 2020 à 15:25pmReading time: 5 minutes

Di Maio: CGIE e Comites centrali per la ripresa

Di Maio: CGIE e Comites centrali per la ripresa
Photo: AiseLuigi Di Maio

Aise\ – A 29 anni dalla sua costituzione, il Consiglio generale degli italiani all’estero si è riunito per la prima volta in assemblea plenaria in videoconferenza. Un debutto arricchito dalla presenza ai lavori – anche questa una “prima assoluta” – del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che del Cgie è, per legge, il presidente.

A lui ha dato la parola Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, che ha fatto gli onori di casa salutando il Ministro a nome delle oltre 100 persone collegate, tra consiglieri, eletti all’estero e giornalisti.

Ad affiancare Di Maio, nella sala dell’Unità di crisi alla Farnesina, il sottosegretario agli esteri con delega per gli italiani nel mondo, Ricardo Merlo.

Nel suo intervento, Di Maio ha citato il “contesto inedito, complesso” prodotto dalla pandemia, che “ha caratterizzato questo 2020” e che avrà “ripercussioni con cui ci confronteremo ancora a lungo”.

“Ringrazio il Cgie per l’impegno profuso in questi tempi eccezionali per difendere e promuovere i diritti degli italiani all’estero, e ringrazio il sottosegretario Merlo che ha affrontato tutta questa parte delle competenze del Ministero”.

“Seguo le comunità italiane all’estero con estrema attenzione”, ha assicurato Di Maio, sottolineando che “la Farnesina accompagna e assiste i connazionali con tutti i mezzi a sua disposizione”. In questo senso, “i risultati dell’affluenza al recente voto referendario, in linea con i dati del passato, danno atto dell’enorme sforzo della rete diplomatico – consolare”.

 

Riforme

Ora, ha aggiunto, “si apre una stagione di riforme” a partire da quella sulle “procedure voto”, su cui “il Cgie dovrà dare il suo contributo”. Riforma che interesserà anche la “legge elettorale all’estero”, di cui si “parla da anni” e che “è ora di attuare”. Obiettivo di tutti è quello di “rafforzare il legame con gli italiani all’estero”.

“La fase acuta dell’emergenza covid ha accresciuto la domanda di assistenza dei connazionali che ci chiedono risposte rapide ed efficaci”, ha detto Di Maio. Nello stesso periodo, ha aggiunto, “connazionali e italo-discendenti si sono offerti anche materialmente di aiutare l’Italia” a dimostrazione di una “italianità operosa e generosa”. Il Maeci “è stato vicino ai connazionali” grazie alla “dedizione del personale, che ha fatto un lavoro senza precedenti”.

 

Assistenza

Di Maio ha quindi citato i numeri delle operazioni che hanno favorito il rientro in patria degli italiani bloccati all’estero dalle restrizioni (111mila con oltre mille voli da 180 Paesi del mondo); le chiamate gestite dall’Unità di crisi (circa 200mila) e le persone che ne hanno scaricato l’app (250mila) per concludere con le visite – 14 milioni – a “Viaggiare sicuri” (cresciute di 4 rispetto allo stesso periodo del 2019).

A questa assistenza, ha proseguito Di Maio, si è aggiunta la “forte attenzione del Governo” che ha stanziato “6 milioni di euro per aiutare i connazionali più bisognosi”, prevedendo poi “misure concrete per i piccoli e micro imprenditori”, aiuti per “l’apprendimento scolastico” e per la “riqualificazione professionale”, senza dimenticare “i sussidi per gli italiani non stabilmente all’estero, di cui è stato agevolato il rientro”, né i fondi destinati ai “progetti dei Comites, per informare e assistere, anche psicologicamente, le comunità”.

Azioni a tutto campo che, ha sottolineato Di Maio, hanno “confermato l’importanza per gli italiani all’estero di sentirsi adeguatamente rappresentati, da Cgie e dai Comites”.

 

Voto elettronico

“Negli ultimi decenni l’emigrazione è cambiata ed è precisa responsabilità del Governo accompagnare questo percorso”, ha rimarcato il ministro, a cominciare dai “nuovi” Comites e Cgie che “in vista del loro rinnovo” rinviato al 2021 sono “chiamati a coinvolgere tutte le componenti delle collettività, integrando le nuove generazioni”.

Di Maio ha quindi “confermato l’impegno del Maeci nella promuovere la partecipazione al voto, accelerando la sperimentazione del voto elettronico che potrebbe facilitare e avvicinare i cittadini”. La Legge di bilancio 2019, ha ricordato, “ha stanziato 1 milione di euro per farlo: Viminale, Farnesina e Ministero dell’Innovazione hanno avviato un tavolo di consultazione per assicurare le modalità più sicure”.

Innovazione che, sempre più, interessa e investe anche i servizi consolari “sempre più mirati ed efficienti grazie a dematerializzazione e digitalizzazione”, ha detto Di Maio, che ha voluto di nuovo ribadire l’importanza del lavoro nei consolati: “durante il Covid abbiamo garantito l’operatività della rete; la Farnesina ha rafforzato 20 uffici – pilota nello svolgimento delle operazioni da remoto; abbiamo aggiornato diversi portali, tra cui Fast It e Pago Pa, così come Innovaitalia, dal 1° luglio scorso, per aggregare i ricercatori italiani all’estero”.

 

Lingua e cultura italiana

Resta “fondamentale”, ha proseguito Di Maio, “la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero: dobbiamo rafforzare la nostra offerta per permettere ai connazionali di coltivare identità e valori ma anche per promuovere il Sistema Italia”. ecco perché “ho chiesto al Ministero dell’Economia di rifinanziare in bilancio il Fondo per la promozione della cultura italiana all’estero” che riverbera anche nel capitolo 3153, quello cioè destinato “agli enti gestori, parte essenziale e irrinunciabile” di questa strategia di promozione.

Per il futuro, ancora più di adesso, Comites e Cgie “avranno l’importante ruolo di catalizzatori, di antenne sul territorio, di canali informativi da e per l’Italia”, così da presentarsi anche come “porte di ingresso al mercato europeo” nella “fase di ripresa”, in cui “forte è l’interesse mostrato in diversi settori, a cominciare da ricerca e innovazione”.

Un senso di appartenenza su cui la Farnesina – e la Dgit in particolare – hanno costruito la campagna di promozione del “turismo delle radici”, che ora “fa i conti con la situazione emergenziale”, ma che, in tempi migliori, sarà anch’esso una leva importante per risollevare il comparto.

Un quadro, dunque, complesso, così come complesso è stato il lavoro di tutti gli attori in campo in questi mesi: “rinnovo al Cgie la mia gratitudine per aver svolto il proprio compito con attenzione e vicinanza” ai connazionali. Un “impegno importante”, ha concluso Di Maio, che non dovrà mancare nel futuro, sempre con l’obiettivo di “favorire il concreto miglioramento della vita degli italiani all’estero, rafforzando il loro legame con l’Italia”. (ma.cip.\aise)

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