Nel 2016 il turismo ha avuto un impatto del 12,6% sull’occupazione e dell’11,1% sul PIL nazionale
ANSA
NoveColonneATG – “L’Italia è la meta più sognata dai turisti stranieri ed è un onore per noi tornare al WTM di Londra in qualità di Premier Partner”. Così ha esordito la Presidente di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo Evelina Christillin in occasione della conferenza stampa che ha seguito il taglio del nastro dello stand Italia al World Travel Market di Londra, il più importante appuntamento internazionale per l’industria del turismo, alla quale sono intervenuti il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, l’Ambasciatore Italiano in UK S.E. Pasquale Terracciano e i vertici ENIT.
Dalla ricerca “Be-Italy”, condotta da IPSOS per ENIT con l’obiettivo di indagare il brand Italia in 18 Paesi del mondo, emerge che il 37% degli intervistati ha risposto “Italia” alla domanda “Dove andresti in vacanza se vincessi un viaggio?”: una percentuale che mette il Belpaese al primo posto, davanti a Stati Uniti e Australia (scelti rispettivamente dal 32 e 31%), e che dimostra una volta di più come l’Italia eserciti un fascino unico sui viaggiatori stranieri.
“Quando si parla di turismo – ha dichiarato il consigliere ENIT Fabio Maria Lazzerini – mi piace dire che l’Italia è una superpotenza, grazie soprattutto alla sua capacità di stupire continuamente. I dati continuano a registrare un trend positivo, questo perché, aldilà dell’immenso patrimonio artistico, naturale e culturale, ciò che il turista trova in Italia non c’è da nessun’altra parte al mondo: l’Italian Way of Life, il piacere di fermarsi e assaporare uno stile di vita unico. In questo contesto abbiamo un lavoro importante da portare avanti: quello di bilanciare e gestire i flussi, promuovendo nuovi itinerari al di fuori delle destinazioni più tradizionali e affollate, sfruttando in sinergia tutti i cluster che abbiamo individuato”.
Una scelta strategica precisa, quella di ENIT, nata dalla volontà di mettere a sistema le straordinarie eccellenze italiane, per promuovere il “prodotto Italia” attraverso la valorizzazione di paesaggi, borghi, cultura diffusa, tradizioni, stile di vita ed enogastronomia. Un elemento, quest’ultimo, che sarà centrale per la promozione dell’Italia nel 2018, anno che il Ministro ha deciso di dedicare al cibo e al vino italiano con l’obiettivo, fra l’altro, di attirare un turismo “lento” ed esperienziale, fatto di viaggiatori che vogliono scoprire prodotti tipici e bellezze nascoste.
L’enogastronomia attira sempre di più
Sempre secondo la ricerca IPSOS “Be-Italy”, i turisti stranieri mettono l’Italia al primo posto per qualità della vita, creatività e inventiva, mentre l’offerta enogastronomica rappresenta ormai una primaria motivazione di viaggio (è citata dal 48% degli intervistati), sullo stesso livello di città d’arte e monumenti (scelti rispettivamente dal 49 e dal 48%).
La cucina, del resto, è il primo aspetto che viene associato all’Italia (secondo il 23% degli intervistati), seguita a debita distanza da monumenti e moda (entrambi al 16%): un risultato che conferma i dati di Food Travel Monitor, secondo cui l’Italia è al primo posto al mondo come destinazione enogastronomica.
Il turismo è un comparto fondamentale per l’economia italiana: nel 2016 ha infatti avuto un impatto del 12,6% sull’occupazione e dell’11,1% sul PIL nazionale. E grazie all’estate da record appena trascorsa, le stime relative all’incidenza sul PIL 2017 prevedono un’ulteriore crescita del 2,4%.
A livello di presenze totali i dati del primo semestre 2017 confermano il trend positivo, non solo in valori assoluti ma anche relativi: l’Italia cresce infatti più degli altri Paesi europei, facendo registrare un +11,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 (fonte: Eurostat, Main Table, Tourism).
Altro dato significativo è il primato dell’Italia fra le mete europee dell’area Schengen per il turismo a lungo raggio: un viaggiatore su quattro che viene in Europa sceglie l’Italia (fonte: EUROSTAT – Database – Tourism), e nel 2016 sono state oltre 39,7 milioni le presenze di turisti provenienti dai Paesi extra UE.