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15:54pm12 Luglio 2017 | mise à jour le: 12 Luglio 2017 à 15:54pmReading time: 2 minutes

In Italia l’1,2% delle famiglie possiede il 21% della ricchezza

È quanto emerge da una ricerca in cui si calcola anche che nel 2021 le famiglie milionarie saranno 433mila

L’Italia conta 307mila famiglie milionarie, pari all’1,2% del totale

ANSA

Ansa – L’Italia conta 307mila famiglie milionarie, pari all’1,2% del totale, che possiedono il 20,9% della ricchezza finanziaria italiana. E’ quanto emerge dal rapporto “Global Wealth 2017: Transforming the Client Experience” di The Boston Consulting Group (BCG), in cui si calcola anche che nel 2021 le famiglie milionarie saranno 433mila, l’1,6% del totale e con uno stock pari al 23,9%.

A livello globale il numero di famiglie milionarie è cresciuto in un anno del 7%, arrivando a quota 18 milioni circa. Si tratta dell’1% delle famiglie, che detengono il 45% della ricchezza. BCG rileva come la ricchezza finanziaria privata continui a correre in tutto il mondo: “la corsa di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari ha portato il valore totale di azioni, obbligazioni e depositi bancari alla cifra di 166.500 miliardi di dollari. Rispetto al 2015 si tratta di un incremento del 5,3%, superiore al +4,4% registrato l’anno precedente. Nel 2021 si dovrebbe toccare la quota di 223.100 miliardi di dollari, con una crescita media annua del 6%, derivante in parti uguali dalla creazione di nuova ricchezza e dalla valorizzazione degli asset esistenti”.

“Mentre la ricchezza finanziaria globale è cresciuta del 5,3% e, in Europa, del 3,2%, l’Italia ha registrato una leggera battuta d’arresto riconducibile principalmente a riduzione di valore (cosiddetto effetto mercato) delle partecipazioni azionarie dirette e degli investimenti obbligazionari che avevano come controparte istituzioni finanziarie – dichiara Edoardo Palmisani, Principal di BCG -. Le dinamiche della ricchezza finanziaria sono sempre legate infatti a due fattori: la nuova ricchezza generata e la performance del portafoglio.

Il nostro report, per quest’anno, evidenzia come la creazione di nuova ricchezza sia rimasta pressoché costante, mentre sono stati gli investimenti diretti azionari ed obbligazionari a generare una performance negativa, seppur parzialmente controbilanciati da fondi comuni e gestioni patrimoniali. Se guardiamo però ai prossimi 5 anni ci aspettiamo che la nostra ricchezza riprenda a crescere, superando i 5 trilioni di dollari. Oggi ci attestiamo sui 4,5 trilioni, a trainare saranno nuovamente i segmenti che hanno più di un milione di ricchezza e che cresceranno a tassi del 5/6%.

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