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19:33pm17 Marzo 2017 | mise à jour le: 17 Marzo 2017 à 19:33pmReading time: 4 minutes

Alitalia, 1 miliardo di tagli per raggiungere l’utile nel 2019

In tre anni ricavi +30% a 3,7 mld. Quattro pilastri per il rilancio

Aerei Alitalia all’aeroporto di Roma Fiumicino in una foto di archivio ANSA/ TELENEWS

ANSA

Ansa – Riduzione dei costi per 1 miliardo entro la fine del 2019, aumento dei ricavi del 30%, flotta di breve e medio raggio ridotta di 20 aerei e nuova offerta competitiva per le rotte di medio e breve raggio.

Sono queste alcune delle “misure radicali” con cui il piano industriale 2017-2021 di Alitalia punta a dare stabilità alla compagnia e a garantirne la sostenibilità di lungo termine, con l’obiettivo di un ritorno all’utile entro la fine del 2019. Un target, quello di riportare i conti in ‘nero’ in tre anni, che advisor indipendenti considerano raggiungibile: i consulenti ritengono infatti che “le performance finanziarie previste nel piano siano realistiche e fattibili e che riusciranno a riportare all’utile la compagnia entro la fine del 2019”.

In particolare, entro la fine del 2019, la compagnia ridurrà i costi – operativi e del lavoro – per 1 miliardo di euro. Nello stesso arco temporale è previsto un aumento dei ricavi pari al 30%, dagli attuali 2,9 miliardi a 3,7 miliardi.

Il finanziamento del piano da parte degli azionisti è invece subordinato all’accordo con i sindacati sul nuovo Contratto collettivo di lavoro e sulle misure relative al personale previste nel piano di rilancio.

Quattro i ‘pilastri’ su cui si fonda il piano industriale di rilancio della compagnia: rivisitazione del modello di business; riduzione dei costi e incremento della produttività; ottimizzazione del network di collegamenti e delle partnership; nuove iniziative commerciali attraverso soluzioni tecnologiche già disponibili.

RIVISITAZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS. Gli aerei narrow body per i collegamenti di breve e medio raggio voleranno di più e offriranno più posti. Verrà introdotto un nuovo servizio di acquisti a bordo insieme a tariffe più convenienti. Il tutto nell’ottica di “incrementare i ricavi e ridurre significativamente i costi”. “Nei collegamenti di breve e medio raggio (voli nazionali ed europei) i passeggeri potranno personalizzare l’esperienza di viaggio”, spiega l’a.d. Cramer Ball: “Semplificheremo le tariffe e daremo ai nostri clienti l’opportunità di acquistare servizi extra (cosiddetti ‘ancillari’), come ad esempio la scelta del posto a bordo, il trasporto del bagaglio in stiva o la priorità di imbarco”. In particolare, sui voli di durata pari o inferiore alle quattro ore, verrà introdotto il concetto del ‘buy on board’.

I collegamenti di lungo raggio, effettuati con aerei wide body, continueranno invece a essere basati su un modello full-service, mantenendo comunque “grande attenzione sul fronte dei costi e dell’efficienza”. Un nuovo Boeing B777-300ER entrerà in flotta in agosto diventando, con i suoi 382 posti, la nuova ammiraglia della compagnia.

RIDUZIONE COSTI, INCREMENTO PRODUTTIVITÀ. Sono già in corso negoziazioni con numerosi fornitori per rivedere i contratti e, conseguentemente, avvicinare i costi a livelli paragonabili a quelli dei concorrenti. La rinegoziazione sta avvenendo con aziende di settori chiave per la compagnia, come quelle del leasing aereo, dei sistemi di distribuzione globale dei biglietti (GDS), del catering di bordo, dei servizi di assistenza a terra e in aeroporto.

OTTIMIZZAZIONE NETWORK E PARTNERSHIP. Entro il 2018 Alitalia riequilibrerà la sua flotta di breve e medio raggio (narrow body), riducendola di 20 aerei. Crescerà al contempo l’utilizzo medio della flotta, aumentandone la produttività in particolare sulle tratte di breve e medio raggio. Alitalia prevede inoltre di incrementare il numero dei suoi voli dall’Italia verso le Americhe – uno dei mercati in cui la Compagnia prevede i migliori margini di crescita – e di consolidare la propria offerta su Milano Linate, in Sicilia e in Sardegna. La compagnia intende infine rivedere la propria posizione sulle rotte transatlantiche allo scopo di aumentare le frequenze dei collegamenti esistenti e aggiungere nuove destinazioni nelle Americhe.

SVILUPPO NUOVE INIZIATIVE COMMERCIALI. Negli ultimi due anni, Alitalia ha investito 200 milioni di euro in nuove tecnologie, cruciali per incrementare l’efficienza e la produttività e generare ulteriori opportunità di ricavi. “I clienti che gestiscono i loro viaggi attraverso i device (tablet o smartphone) crescono sempre di più e il nostro obiettivo è rendere ancora più semplice l’interazione con i sistemi Alitalia”, spiega Ball. “Circa il 20% dei nostri clienti prenota oggi il volo online; vogliamo raggiungere e superare la soglia del 50%”, aggiunge.

 

 

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