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13:59pm18 Maggio 2017 | mise à jour le: 18 Maggio 2017 à 13:59pmReading time: 3 minutes

Il Tevere abbandonato, piccole favelas lungo gli argini

Rifiuti e degrado. Anche la Cloaca Massima utilizzata come rifugio

Tende e baracche lungo le sponde del fiume Tevere

ANSA

Ansa – Mentre in città si combatte una battaglia politica a colpi di dichiarazioni e ramazza tra M5S e Pd per eliminare quanti più rifiuti da parchi, giardini e strade, nessuno sembra accorgersi della situazione di degrado che vivono il Tevere e le sue sponde.

Nascosti nella boscaglia e visibili soprattutto navigando sul fiume, nomadi e immigrati vivono in insediamenti abusivi sugli argini tra sporcizia e abbandono. Nel cuore della città tra Ponte dell’ Industria, più noto come ponte di ferro, e il ponte della Scienza, un gruppo di persone, soprattutto nomadi, ha stabilito il suo quartier generale: tende, tavolini, grigliate, giacigli di fortuna e baracche e tende per rifugiarsi. A poco distanza due discariche: in una tra bottiglie, indumenti e resti di cibo anche tanti portafogli e borse, in un’altra, insieme a cumuli di rifiuti, anche ciò che rimane di fili di rame.

Nel tratto di fiume compreso tra l’ex Mattatoio e piazza dell’Emporio stessa scena, altro insediamento, altra discarica…fili di panni stesi e gente che gioca a carte. Addirittura all’interno della Cloaca Massima, il più grande dei collettori di epoca romana ancora funzionante, qualcuno ha creato una sorta di mini-appartamento, dove ci dorme e ci vive indisturbato.

Negli ultimi 30 anni decine di progetti sul Tevere sono finiti nei cassetti del Campidoglio. Pochi giorni fa a rilanciare il tema è stato il consigliere capitolino M5S Angelo Diario. “Immaginereste mai che fino alla metà del secolo scorso i Romani si godevano il fiume della città come luogo di relax o palestra all’aria aperta?  Il Biondo Tevere era il centro balneare dei romani. Lo sport – ha continuato il consigliere – può diventare il volano di rinascita e valorizzazione per la città, insieme alle associazioni e a Daniele Frongia, l’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma, si sta portando avanti un processo di riqualificazione delle sponde del fiume”. Proprio l’assessore Frongia lo scorso 3 aprile, insieme ad alcuni consiglieri M5S, fece un sopralluogo con dei gommoni da rafting nel tratto del Tevere che va da Ponte Milvio a Ponte Marconi per verificare “la navigabilità in alcuni tratti, i possibili utilizzi sportivi e lo stato degli argini del fiume”.

Infine la Regione Lazio lo scorso gennaio ha annunciato un bando triennale da 2,130 milioni di euro complessivi per una operazione di manutenzione ordinaria e straordinaria nel tratto compreso tra Castel Giubileo e l’Isola Tiberina. Sei sono state le domande presentate entro lo scorso 28 febbraio. Ora la Regione Lazio sta nella fase di valutazione. Il vincitore del bando dovrà occuparsi di tagliare cespugli e piante pericolanti, pulizia dell’area, rimozione e smaltimento di rifiuti solidi e altro materiale trasportato durante la fase di piena, rimozione di tronchi e rami. Non rientrano nel bando la bonifica degli insediamenti abusivi né il dragaggio del fondo del fiume, che è al di fuori delle competenze regionali.

 

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