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18:28pm20 Maggio 2022 | mise à jour le: 20 Maggio 2022 à 18:29pmReading time: 2 minutes

Natalità, Mattarella: «Nessuna opposizione tra lavoro e famiglia»

Natalità, Mattarella: «Nessuna opposizione tra lavoro e famiglia»
Photo: Foto iStockIl tema della natalità rappresenta una vera e propria emergenza sociale

(NoveColonneATG) Roma – “La struttura demografica del Paese soffre di gravi squilibri che incidono in modo significativo sullo sviluppo della nostra società. Un fenomeno accentuatosi con la pandemia e che ha generato nuove disuguaglianze e una diffusa precarietà che scoraggia i giovani nella costruzione di una famiglia”.

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Fondazione per la Natalità e del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo, in occasione degli Stati generali della natalità che si sono tenuti il 12 e 13 maggio a Roma.

Secondo il capo dello Stato, «non può esservi opposizione tra impegno professionale, attività lavorativa e scelta di maternità. La Repubblica non può privarsi dei talenti della piena partecipazione femminile. Non è il lavoro ad allontanare dalla maternità bensì le carenze a supporto della stessa. Le politiche per la famiglia sono un contributo essenziale allo sviluppo equilibrato e sostenibile del Paese».

In occasione dell’evento ha fatto sentire la sua voce anche Papa Francesco, che in una nota inviata agli Stati generali ha sottolineato che “il tema della natalità rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Non è immediatamente percepibile come altri problemi che occupano la cronaca, ma è molto urgente. Nascono sempre meno bambini e questo vuol dire impoverire il futuro di tutti”.

I numeri e le statistiche

All’evento ha preso parte, tra gli altri, il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo: “Nel 2050 la popolazione italiana avrà 5 milioni di abitanti in meno, di cui 2 milioni di giovani in meno. Avrà una situazione in cui ci sono le persone con almeno 90 anni, che oggi sono 800mila, saranno più del doppio di oggi, pari a 1,7 milioni. Le persone con almeno 100 anni oggi sono 20mila, nel 2050 saranno 80mila. Sono dati molto realistici e stime equilibrate, non è neanche la situazione più drammatica.”.

Numeri che delineano uno scenario chiaro, in merito ai quali Gigi De Palo, presidente Fondazione per la natalità e Forum delle Famiglie, ricorda: “C’è una notizia che non troverete sui giornali, o che non troverete tra le grandi notizie del 2021: abbiamo perso circa 300mila italiani. Per la precisione 309.635. Un record assoluto in negativo tra i decessi e i nuovi nati. Mai così pochi bambini dopo l’Unità d’Italia. La natalità è la sfida delle sfide, che dobbiamo non solo giocare ma anche vincere. Ne va della tenuta del nostro paese”.

 

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