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19:36pm2 Marzo 2023 | mise à jour le: 2 Marzo 2023 à 19:36pmReading time: 3 minutes

Migranti: la tragedia di Crotone scuolte il mondo, l’omaggio di Mattarella

Migranti: la tragedia di Crotone scuolte il mondo, l’omaggio di Mattarella
Photo: Foto NoveColonneATGUn momento di raccoglimento del presidente Mattarella nel corso della sua visita a Crotone

(NoveColonneATG) Roma – La tragica contabilità delle vittime accertate sale a quota 67. Ottanta i superstiti (alcuni portati in ospedale, altri nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto) mentre si temono altre decine di vittime nel naufragio del caicco avvenuto a largo del litorale di “Steccato di Cutro, nel Crotonese, domenica 26 febbraio: l’imbarcazione, non reggendo alla forza del mare, particolarmente mosso, si è spaccata a poche decine di metri dalla costa, quando l’approdo del viaggio della speranza sembrava ormai a portata di mano.

Tra le vittime del naufragio due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi: in totale una ventina i bambini che hanno trovato la morte. Tre presunti scafisti sono stati fermati. Un disastro che scuote l’Italia, l’Europa e il mondo.

“L’ennesimo terribile naufragio nel Mediterraneo ha causato la morte di decine di persone in cerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli” ha detto a Ginevra il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aggiungendo che “finché bande criminali controlleranno le rotte migratorie, le persone continueranno a morire. Abbiamo bisogno di percorsi sicuri, ordinati e legali per migranti e rifugiati. E dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la perdita di vite umane fornendo ricerca, soccorso e assistenza medica, come imperativo umanitario e come obbligo morale e legale”.

Aveva fatto sentire la sua voce, via Twitter, la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen: “Sono profondamente addolorato per il terribile naufragio al largo della Calabria. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia. Tutti insieme dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sul Patto su migrazione e asilo e sul Piano d’azione per il Mediterraneo centrale”.

Alla comunità internazionale e all’Europa si era proprio appellato il capo dello Stato, Sergio Mattarella: “Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza – e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica – si legge in una nota del Quirinale – sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico. È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive”.

Il capo dello Stato il 2 marzo si è recato a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio: il presidente ha incontrato i sopravvissuti in ospedale e si è recato alla camera ardente. Come la neo segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che appena eletta ha sottolineato come questa tragedia “pesi sulle coscienze” del governo.

Il premier Giorgia Meloni, dal canto suo, ha respinto gli attacchi delle opposizioni e ha confermato la linea del governo, esprimendo “il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione degli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”.

 

 

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