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16:05pm9 Marzo 2023 | mise à jour le: 9 Marzo 2023 à 16:05pmReading time: 3 minutes

Genova Capitale italiana del Libro 2023

Genova Capitale italiana del Libro 2023
Photo: iStockUna veduta aerea di Genova

ROMA\ aise\ – Genova è la Capitale italiana del Libro 2023. A proclamarla, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al Ministero della Cultura, a Roma, è stato il ministro Gennaro Sangiuliano.

“Per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale la città di Genova è stata all’unanimità individuata come “Capitale Italiana del Libro 2023”, pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione”, si legge nella motivazione. “La scelta ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura.

Sono state anche apprezzate iniziative già consolidate – dal Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro – che contribuiscono a rendere il libro anche strumento di crescita civile e di integrazione sociale. In particolare poi è stata apprezzata la capacità di “fare sistema” attraverso il ricorso ad energie pubbliche e private in grado di contribuire alla realizzazione di un programma idoneo a generare un ritorno per la città sia di immagine sia in termini economici”.

Le città finaliste, oltre a Genova, erano: Firenze, Lugo (Ra), Nola (Na), San Quirico d’Orcia (Si) e San Salvo (Ch). A queste vanno aggiunte Ariano Irpino (Av), Caltanissetta, Catania, Grottaferrata (Rm), Nardò (Le), Pontremoli (Ms), Terni e Trapani, per un totale di 14 candidature.

“Il libro non è un oggetto, il libro è un mondo. È una dimensione etica, morale e spirituale”, ha detto il ministro Sangiuliano in conferenza stampa. “Io penso che ciascuno di noi attraverso la lettura migliori sé stesso. Per quanto mi riguarda, leggere è come respirare ed è fondamentale per la crescita di ciascuna persona e la promozione della lettura è tra i doveri fondamentali di questo Ministero. La Commissione, nella sua autonomia e indipendenza, ha valutato una serie di progetti tutti meritevoli, per questo troveremo il modo di coinvolgere anche le altre città finaliste”.

Il conferimento del titolo, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale l’ambito titolo è stato attribuito dal Consiglio dei Ministri. Nel 2021, la città che prevalse nella selezione fu Vibo Valentia; l’anno scorso, invece, è stata la volta di Ivrea.

Il progetto della città di Genova, a cui è stato conferito il titolo di Capitale italiana del libro 2023, verrà finanziato con 500.000 euro dalla Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del MiC, erogati tramite il Centro per il libro e la lettura.

“A Pagine spiegate!” è lo slogan del progetto vincitore, ambizioso e di grande respiro, poiché intende mettere in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e, attraverso questo, aumentare la coesione territoriale. Tra gli obiettivi di sviluppo e trasformazione che questo progetto intende perseguire vi è il lavoro con e per le comunità, che vede il libro – e quanto idealmente da esso deriva – come motore verso la consapevolezza.

Il titolo scelto per la proposta di candidatura è mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre caratterizza la città di Genova: le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento, di conoscenza, valorizzazione e crescita ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro.

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