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17:53pm7 Agosto 2018 | mise à jour le: 7 Agosto 2018 à 17:53pmReading time: 3 minutes

Il festival mondiale dell’oliva ascolana

Ad Ascoli Piceno dal 9 al 19 agosto. Il 14 è "l’Oliva day"

Olive ascolane

Ansa

Ansa – Della loro qualità scrissero Catone, Varrone e Marziale. E di certo è difficile trovare un prodotto egualmente rappresentativo della città che da sempre lo celebra in tavola. Quello tra le olive ripiene e Ascoli Piceno è un legame antico, che affonda le sue radici nella storia dello splendido centro marchigiano: un vero e proprio connubio da scoprire all’Ascoliva Festival, il Festival mondiale dell’oliva ascolana del Piceno Dop. Giunto alla sesta edizione, l’evento tornerà ad animare dal 9 al 19 agosto il centro storico della città per festeggiare l’oliva in tutte le sue innumerevoli varianti.

“Mordi il bello della vita” è il claim che richiamerà migliaia di golosi provenienti dall’Italia e dall’estero, tra degustazioni di oliva ripiena ascolana e di tanti altri prodotti tipici locali in piazza Arringo, dove sarà allestito il Villaggio dell’Oliva; saranno presenti i migliori produttori locali e nel ricco programma spiccano eventi cultural-gastronomici, laboratori, musica e tante altre iniziative.

I visitatori, acquistando un ticket, potranno scegliere tra le degustazioni a disposizione e pranzare o cenare nel Giardino dell’Oliva, all’interno del palazzo comunale.

Grande novità dell’edizione 2018 sarà l’Oliva Day, ovvero l’istituzione della giornata celebrativa dell’oliva a livello mondiale: d’ora in avanti si celebrerà ogni anno il 14 agosto e la giornata sarà caratterizzata da un grande evento-sorpresa.

 

Marchio Dop

Composte da olive verdi in salamoia dalla delicata polpa carnosa, che ben si prestano ad essere farcite all’interno da un composto tenero a base di carne, le olive ascolane sono un prodotto a marchio Dop e rappresentano la prelibatezza più nota del territorio ascolano.

Grandi estimatori della specialità furono Gioacchino Rossini e Giacomo Puccini, e anche Giuseppe Garibaldi ebbe modo di assaggiarle il 25 gennaio 1849, durante il suo breve soggiorno ascolano: il generale ne rimase colpito e tentò di coltivare a Caprera le piantine avute dal suo fedele amico Candido Augusto Vecchi, ma non riuscì nel suo intento. La produzione delle olive ascolane in salamoia rimase una preparazione familiare o artigianale fino alla seconda metà del 1800; e ancora oggi sono diversi i laboratori, i ristoranti o le attività di pasta all’uovo che producono artigianalmente le olive ripiene ascolane nel rispetto dell’antica tradizione.

Sulla piattaforma “tipicitaexperience.it” e sull’app di Tipicità, i visitatori possono trovare tutte le informazioni per godere appieno le possibilità offerte dal Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed ANCI.

 

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