Donne, aggirato Rosatellum. M5S, più laureati ma c’è un pastore
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Ansa – Più giovani, con titoli di studio più alti e una maggiore presenza nel mondo delle professioni, soprattutto per quanto riguarda il M5S: all’inizio della prossima settimana varcheranno i portoni di Camera e Senato i quasi mille nuovi parlamentari e anche se i dati definitivi non ci sono ancora, scorrendo gli elenchi dei nuovi eletti emerge una prima fotografia della Legislatura che sta per iniziare.
BOOM DI GIOVANI. Scende l’età media e si avvicina intorno ai 40 anni alla Camera, dove i deputati non possono averne meno di 25, e supera di poco i 50 al Senato, dove per entrare bisogna invece avere spento 40 candeline. Alberto Stefani candidato alla Camera per la Lega con i suoi 25 anni compiuti a novembre potrebbe essere l’eletto più giovane. Nella Legislatura che si sta chiudendo l’età media dei senatori è stata intorno ai 54 anni, mentre a Montecitorio si è aggirata intorno ai 45.
DONNE, QUOTA IN AUMENTO MA IL ROSATELLUM E’ AGGIRATO. Le donne in Parlamento potrebbero superare la quota del 30% della scorsa Legislatura, ma senza avvicinarsi alla soglia del 40% prevista dalla legge elettorale. I partiti infatti avrebbero aggirato la regola attraverso il meccanismo delle pluricandidature al femminile grazie alle quali i colleghi maschi in seconda posizione hanno facilmente scalato la classifica.
RICAMBIO. Tanti i volti nuovi: i deputati e i senatori 5Stelle sono triplicati rispetto alla scorsa Legislatura, passando alla Camera da 88 a circa 221 e al Senato da 35 a 112, mentre la Lega vede aumentare le proprie truppe alla Camera da 22 a 119 e al Senato da 11 a 58. Crescono anche gli azzurri mentre i deputati del Pd calano di due terzi (da 281 a 108) e i senatori quasi si dimezzano (da 97 a 52).
LA CARICA DEI PROFESSIONISTI, AVVOCATI IN POLE. Anche in questo caso i dati non sono definitivi ma a scorrere le liste provvisorie gli avvocati sono la truppa più numerosa con circa un ottantina di rappresentanti tra Camera e Senato mentre scendono a tre i magistrati (Pietro Grasso, Cosimo Ferri, Giusi Bartolozzi) contro i 18 di sei anni fa. Circa 30 i giornalisti, tra cui volti noti come l’ex direttore di Skytg24 Emilio Carelli e Gianluigi Paragone, entrambi M5S. Nelle fila di Fi, ci sono Andrea Cangini (Quotidiano nazionale) e Giorgio Mulè (Panorama) mentre il Pd ha eletto l’ex condirettore di Repubblica Tommaso Cerno. Subito dopo si piazzano i medici: sono circa una trentina, da Paolo Siani (Pd) alla capogruppo 5S Giulia Grillo, seguiti da insegnanti e commercialisti.
LEGHISTI ARRIVANO DALLA POLITICA LOCALE. Il Carroccio vanta un record di nuovi deputati e senatori con precedenti esperienze in comuni e Regioni: c’è Lucia Borgonzoni, consigliera comunale e già candidata sindaco per la Lega a Bologna, dove sfidò al ballottaggio Merola nel 2017; entra in Parlamento anche Francesco Zicchieri, coordinatore regionale del Lazio della Lega e consigliere nel comune di Terracina, così come Alessandro Morelli, consigliere comunale a Milano, dove è capogruppo.
M5S, CRESCONO I LAUREATI MA C’E’ ANCHE IL PASTORE. Diversamente dal 2013, la valanga di parlamentari a 5 stelle viene dal mondo delle professioni e ha in media titoli di studio più alti e spesso sono laureati. Ma tra i banchi 5S siederà anche un pastore e allevatore: è Luciano Cadeddu, sardo come un’altra new entry, lo skipper Andrea Mura.
I DECANI. Il parlamentare più longevo, senza considerare l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è Pier Ferdinando Casini. Entrato per la prima volta in Parlamento con la Dc nel 1983, è stato eletto per la decima volta, ora sotto le insegne del Pd. Altra carriera longeva, quella di Emma Bonino arrivata alla nona Legislatura.