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14:04pm25 Novembre 2019 | mise à jour le: 25 Novembre 2019 à 14:04pmReading time: 3 minutes

Italia flagellata dal maltempo

In Liguria crollato, fortunatamente senza conseguenze, un viadotto lunga la A6 mentre in Piemonte una voragine si è aperta sull’A21

Ansa – Fa sempre più paura il maltempo che sta attraversando l’Italia. Ieri in Liguria un tratto di viadotto lungo l’A6 è crollato per una frana fortunatamente senza conseguenze, mentre in Piemonte una voragine si è aperta sull’A21. Il corpo di una donna travolta dal fiume Bormida è stato recuperato nell’Alessandrino.

Rimane l’allerta rossa per criticità idraulica in Emilia-Romagna, lungo l’asta del fiume Po, con livelli idrometrici previsti superiori alla soglia 3 tra pianura emiliana occidentale, centrale orientale e costa ferrarese.

Per gli altri fiumi l’allerta per la criticità idraulica è gialla, nei tratti terminali vicini alla confluenza nel fiume Po. Per i fiumi Secchia e Panaro la criticità è invece arancione, per il transito delle piene con livelli idrometrici superiori alla soglia 2, che si manterranno stazionari o in lenta diminuzione per la concomitanza della piena del Po.

Allerta gialla in Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Campania, Molise, Basilicata, Umbria, Sicilia e Sardegna.

Per la protezione del territorio “sono stati stanziati undici miliardi su base pluriennale: ora però dobbiamo spendere questi soldi e accelerare con tutte le opere e i cantieri”. Così il premier Giuseppe Conte a margine di una visita allo stabilimento Fca di Melfi dove sta partecipando all’assemblea pubblica dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica).

Ed è sempre più critica la situazione dei fiumi in provincia di Pavia in seguito all’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Durante la scorsa notte il Ticino è esondato nel rione del Borgo Basso, a Pavia: l’acqua è salita per alcuni centimetri in via Milazzo, la strada che si affaccia sul fiume. Gli operatori della Protezione Civile e gli addetti del Comune hanno aiutato i residenti della zona a uscire di casa.

“Abbiamo almeno 130 strade chiude, una Regione bloccata completamente, oltre 550 sfollati e altre 600 persone isolate. E, purtroppo, abbiamo una vittima, che si unisce alle due di un mese fa”.

E’ il “bollettino di guerra di una due giorni incredibili” tracciato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Per pura casualità e per immensa fortuna non sono decedute altre persone innocenti, e non ci sono altri famigliari sprofondati nel dolore; i cittadini devono essere protetti. Vogliamo un impegno serio del nostro Governo e del Parlamento affinché il nostro Paese sia messo in sicurezza e ogni viaggio non diventi una roulette russa”. Lo chiede al governo Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del ponte Moranti. “Per noi ieri e’ stato come tornare indietro di 15 mesi e ci ha lasciati ancora una volta senza fiato” aggiunge.

E’ una frana la causa del crollo di una porzione di viadotto lungo l’autostrada A6 Torino-Savona, tra l’innesto con la A10 e Altare in direzione Torino. Per le forti piogge ha ceduto un tratto di montagna, che si è portata via una trentina di metri del viadotto

“Nell’agosto del 2018, all’indomani della tragedia del ponte Morandi, ci venne chiesto un monitoraggio urgente sugli oltre 30.000 ponti, viadotti e gallerie in gestione. In poche settimane consegnammo al Ministero delle Infrastrutture un quadro da cui emergeva la necessità di intervenire su 5.931 strutture, su cui avevamo già pronti i primi progetti, e di procedere con indagini tecnico diagnostiche urgenti su 14.089 opere. Ma nulla è stato fatto”, dice il Presidente dell’UPI, Michele de Pascale.

Si conferma “fragile” anche la Liguria, per alcuni interminabili attimi il timore di essere di fronte ad un nuovo ponte Morandi. “Serve un piano straordinario di manutenzione”, afferma il governatore Giovanni Toti, che rinnoverà la richiesta al ministro De Micheli, in un sopralluogo al viadotto crollato, domani, quando il maltempo dovrebbe finalmente concedere una tregua.

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