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20:46pm7 Febbraio 2020 | mise à jour le: 7 Febbraio 2020 à 20:46pmReading time: 3 minutes

Colosseo, Uffizi e Pompei sul podio

I dati relativi all’afflusso nei musei nel 2019

Ansa – Oltre 55 milioni di visitatori nel 2019 per i musei italiani. Con un lieve calo rispetto al 2018 in gran parte dovuto alle ondate di maltempo, che hanno fatto soffrire i parchi archeologici e siti all’aperto, ma anche alla parziale cancellazione delle domeniche gratuite, poi ripristinate dal Ministro dei Beni e Attività culturali Dario Franceschini.

Al top c’è il Colosseo, da sempre il monumento più iconico e gettonato d’Italia, nel 2019 con 7,5 milioni di presenze, circa 100 mila in meno rispetto ad un anno fa. Seguono le Gallerie degli Uffizi – per la prima volta considerate nel loro insieme, cioè con il giardino di Boboli e Palazzo Pitti che si aggiungono alla celeberrima pinacoteca – con 4,5 milioni di visite, e quindi gli Scavi di Pompei, di fatto l’unico sito archeologico che non risente nemmeno di pioggia e bufere riuscendo nel miracolo di 160 mila presenze in più, per un totale che ormai si avvicina ai 4 milioni di biglietti staccati (erano 2,5 milioni non più di cinque anni fa).

Se nel 2019 il numero dei visitatori per la prima volta dopo anni di costante ascesa non è aumentato, sono comunque cresciuti gli introiti per le casse statali, con un +5% che equivale ad un incremento di circa 12 milioni di euro, in parte dovuti ai nuovi piani tariffari proprio dei tre big Colosseo, Uffizi e Pompei. “Più incassi vogliono dire più risorse per tutela e ricerca, servizi museali” ha ribadito Franceschini annunciando che si proseguirà “sul percorso dell’innovazione”.

 

Bene Napoli, meno bene Venaria

Tra i musei che hanno registrato le migliori “performance” di visitatori si trovano le Gallerie Nazionali delle Marche (+36,8% ingressi), il circuito dei musei napoletani (Museo Capodimonte +34,2%, Castel Sant’Elmo +18,7%, Palazzo Reale + 11% , Museo archeologico Mann da 616 mila a 670 mila visitatori), le Terme di Caracalla a Roma (+10,9%) e il Museo di Miramare a Trieste (+10,7%).

Tra i record segnalati dagli esperti del Ministero anche quello del Pantheon a Roma, dove non si paga il biglietto e dove i visitatori sono stati nel 2019 più di 9 milioni (+4% rispetto al 2018). E poi Matera che, con l’anno della cultura, ha visto crescere di 50 mila unità gli ingressi nel suo museo (+20%).

Le situazioni più deludenti riguardano, invece, la Reggia di Venaria (che perde 120 mila visitatori), la Reggia di Caserta (che perde 125 mila persone), le Gallerie del Bargello a Firenze (che perdono 60 mila visitatori) e la Galleria Borghese aRoma che vede diminuire le sue presenze di circa 40 mila unità.

Tra le regioni, infine, si conferma il primato del Lazio, regina assoluta della top, seguita dalla Campania che con il successo ritrovato di Pompei e il nuovo appeal di tanti istituti napoletani ha ormai strutturalmente scavalcato la Toscana, terza davanti alla Lombardia.

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