Adnkronos – È morto giovedì 27 giugno Stefano Borgonovo. L’ex calciatore era nato il 17 marzo 1964 a Giussano, e da anni era malato di Sla. Aveva militato come giocatore nel Como, Milan, Fiorentina, Pescara, Udinese e Brescia, oltre ad aver vestito la maglia della nazionale.Il campione di Giussano lascia la moglie Chantal e i figli Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia. E tutto il mondo del calcio piange il suo campione. “Ciao Stefano! Ciao Caro! Sempre con Te!”, così lo ricorda il sito del Milan. Grande amico di Carlo Ancelotti, di Mauro Tassotti, di tutto il Milan, campione di quella Brianza cui il presidente Berlusconi e Adriano Galliani sono legatissimi. “Contro la Sla, contro la “stronza”, Stefano e il Milan hanno fatto tutto quello che potevano, la partita per questa volta l’ha vinta lei ma tanti gol glieli abbiamo fatti”, scrive ancora il sito rossonero. “Tutta Fondazione Milan ha lavorato e lavorerà ancora con Chantal, per fare ancora di più oggi che Stefano non sarà più fisicamente con noi. L’eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla Finale di coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), è diventato un esempio di vita. Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo”. E proprio l’amico Roberto Baggio lo saluta pubblicando sul suo sito internet una foto in bianco e nero che li vede insieme sorridenti con la maglia della Fiorentina: “Ciao Stefano, Eroe”, il messaggio per Borgonovo. Carlo Ancelotti, neo tecnico del Real Madrid, lo saluta con un tweet. “Grazie per l’insegnamento che hai dato a tutti noi. Ciao Stefano, amico mio”.
Mentre Arrigo Sacchi ex allenatore del Milan che alleno’ Borgonovo nella stagione 1989-90 non si dà pace: “Mi dà un dispiacere enorme, lo avevo sentito tra la semifinale e la finale dei campionati europei Under 21. Un ragazzo che ha lottato con una forza interiore e una dignità straordinarie, contro una bruttissima malattia come la Sla, per oltre 10 anni. Un eroe. E’ stato davvero sfortunato ma ha dimostrato una voglia di vivere e di stare con la sua famiglia davvero uniche. Fu fondamentale nella nostra vittoria della Coppa dei Campioni nel 1990, quando segnò un gol decisivo nella semifinale contro il Bayern, ma di lui più che le qualità calcistiche, ricorderò sempre la voglia di vivere e di lottare. Spero solo che vada a stare meglio”.
“E’ una notizia molto triste per tutti noi”, ha dichiarato il tecnico del Palermo, Gennaro Gattuso, alla notizia della scomparsa di Stefano Borgonovo. “Ci lascia una persona che negli ultimi anni ha regalato a tutti noi lezioni di vita da non dimenticare: i suoi insegnamenti continueranno però a vivere attraverso la sua fondazione, che continuerà a impegnarsi per rendere migliori le condizioni delle persone affette da questa malattia”, ha aggiunto Gattuso. Il Presidente Maurizio Zamparini e l’intera società rosanero esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Stefano Borgonovo. Da anni affetto da una grave forma di Sla, l’ex calciatore di Fiorentina e Milan è stato il simbolo della lotta contro le malattie terminali, portando avanti con dignità esemplare il suo percorso di vita.
“Addio Stefano grande uomo e campione vero”, è il messaggio dell’As Roma su twitter.
A piangere la scomparsa di Borgonovo anche il mondo della politica. “Sono al fianco della famiglia di Stefano Borgonovo e della nostra nazionale in campo questa sera con il lutto al braccio”, afferma Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, da ieri anche ministro allo Sport. “Nel calcio italiano – continua il ministro -, Stefano Borgonovo è stato un esempio di coraggio e di umanità, conducendo la sua battaglia contro il doping e affrontando con forza la malattia e la battaglia per la cura. E’ stato un campione nel calcio e nella vita, il suo esempio resta con noi per portare avanti le battaglie per uno sport pulito”.