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20:40pm27 Luglio 2020 | mise à jour le: 27 Luglio 2020 à 20:40pmReading time: 3 minutes

Il nuovo ponte si chiamerà Genova San Giorgio

(NoveColonneATG) Genova – Il nuovo ponte sul fiume Polcevera progettato da Renzo Piano sarà inaugurato lunedì 3 agosto alle 18.

Lo ha annunciato il 21 luglio il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci dopo aver concordato la data con il presidente della Repubblica Sergio Matterella. “Il 3 agosto restituiremo ai cittadini il nuovo Ponte Genova San Giorgio! La Liguria si rialza, con l’orgoglio di aver mantenuto questa grande promessa, nel ricordo costante di chi purtroppo non c’è più”, ha dichiarato il governatore ligure Giovanni Toti.

Dalla data del crollo del ponte saranno passati 720 giorni. Erano infatti le 11,36 del 14 agosto del 2018 quando, sotto un diluvio estivo, ha ceduto la sezione del ponte che sovrasta il fiume causando la morte di 43 persone. Un cammino che si è concluso sulle strutture portanti, nella serata del 21 luglio, quando i clacson dei mezzi pesanti che hanno partecipato ai test strutturali hanno fatto suonare i loro clacson. Oltre ai lavori di montaggio dei pannelli solari, delle barriere e della segnaletica, manca solo la certificazione che dovranno rilasciare l’Anas e il Rina.

Nei test sono stati coinvolti 56 autoarticolati tutti da 44 tonnellate: sono state eseguite prima le prove a marcia lenta dei mezzi, poi le prove di torsione dell’impalcato sulle due carreggiate e poi le prove di frenatura. A seguire una serie di altri test che hanno saggiato la solidità delle campate.

Test di collaudo del ponte

I tecnici di PerGenova, la società consortile costituita da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo per la progettazione e la costruzione del viadotto, hanno garantito che il ponte è a norma anche in quel ristretto raggio di curva verso Savona che impone una diminuzione della velocità di percorrenza.

Si potrà procedere a 80 km orari verso il centro della città e 70 verso la riviera di ponente, contro i 90 km all’ora del vecchio Ponte Morandi. Un problema noto e “irrisolvibile” per i tecnici, in quanto l’obiettivo era rispettare i tempi di consegna e soprattutto considerati i “punti di vincolo” esistenti. Il governatore Toti ha fermato le polemiche nate nella giornata di domenica 19 luglio con un’intervista a La Stampa: “È la polemica della mediocrità. Tutti dovrebbero gioire in questa giornata che è un successo italiano, perché una grande opera è stata chiusa nei tempi previsti e stiamo restituendo la vita a una città. Invece no, quelli del Pd sorridono sotto i baffi. Ma dico, secondo loro è mai possibile che si sia sbagliata una curva progettata da Renzo Piano, Italferr, Fincantieri, Salini-Impregilo? Hanno sbagliato tutti?”, si chiede.

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