Salvatore Sciacchitano e la crisi del settore aereo nel contesto della pandemia
Francesca Sacerdoti – sacerdoti.francesca@gmail.com
Martedì 11 maggio scorso, si è tenuto il webinar “L’importante ruolo dell’ICAO e dell’aviazione in un contesto di pandemia mondiale: nuove sfide e piano di ripresa”, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Canada e dall’ICAO (International Civil Aviation Organization) e che ha visto come protagonista il presidente del Consiglio ICAO, Salvatore Sciacchitano primo presidente eletto europeo ed italiano.
L’ICAO è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, creata dai differenti governi nel 1944 per sostenere le loro diplomazie nelle questioni inerenti i trasporti aerei internazionali con sede a Montréal.
Introdotto e moderato da Vito Piazza, CEO della compagnia Sid Lee e Vice Presidente del Consiglio d’Amministrazione della CCIC, l’incontro virtuale ha visto gli interventi di Silvia Costantini, Console Generale d’Italia e Rappresentate Permanente per l’Italia presso l’ICAO, Philippe Rainville Presidente e Direttore Generale dell’Aeroporto di Montréal e Carmine D’Argenio Presidente del Consiglio e Presidente della Camera di Commercio Italiana in Canada. Cuore dell’incontro, l’intervista a Salvatore Sciacchitano condotta dal professore universitario della McGill University Karl Moore. Una conferenza quanto mai attuale e di rilevante interesse che si è posta come obiettivo quello di gettare una luce sullo stato dell’aviazione civile mondiale nel contesto della pandemia da Covid 19, mettendo anche in evidenza le sfide per il futuro, le nuove priorità e le azioni da intraprendere.
Le parole della Console Generale
Dopo l’apertura di Vito Piazza, che ha sottolineato le motivazioni alla base di questo webinar e l’importante ruolo ricoperto da Sciacchitano, la parola è passata a Silvia Costantini: «Prima di tutto – ha iniziato – vorrei cominciare dicendo che Salvatore Sciacchitano è il meglio che ciascun paese abbia potuto offrire al mondo in termini di aviazione civile. Discutiamo spesso in Consiglio riguardo il modo di aumentare la conoscenza dell’ICAO perché Montréal è una bellissima città, ed ospita un’eccezionale e prestigiosa organizzazione che è la più alta organizzazione internazionale per l’aviazione civile e nonostante ciò non è ancora giustamente riconosciuta come dovrebbe essere», ha aggiunto Silvia Costantini ringraziando poi la CCIC per aver organizzato l’evento. Dopo aver condiviso cifre e statistiche con il pubblico, la Console Generale ha lasciato la parola a Salvatore Sciacchitano ed a Karl Moore.
L’intervento di Salvatore Sciacchitano
Centro dell’evento, l’intervista a Sciacchitano ha toccato argomenti chiave inerenti il presente e il futuro dell’aviazione civile ma non solo. Dopo aver chiesto al Presidente ICAO di introdurre l’organizzazione, Moore ha toccato un punto chiave chiedendo una previsione sul ritorno “alla normalità” per l’aviazione e quali le misure da prendere.
«La luce alla fine del tunnel – ha risposto Sciacchitano – è già visibile. È legata all’implementazione di nuove proposte con l’uso delle vaccinazioni. Mentre stiamo parlando è in corso un meeting con la World Healt Organization in merito all’istituzione di un certificato di vaccinazione, e questo sarà un elemento chiave. Dobbiamo essere realistici, non dobbiamo aspettarci una completa ripresa e il raggiungimento dei livelli del 2019 prima del 2023 e forse 2024».
Il presidente ha parlato anche dell’istituzione di Public Health Corridors tra le altre varie misure. Sciacchitano ha inoltre approfondito alcuni aspetti come la questione dei passaporti di vaccinazione specificando che «i certificati di vaccinazione sono responsabilità degli stati membri e della WHO, standardizzazione e promozione è qualcosa che stiamo facendo».
In merito ai cambiamenti che ci dovremo aspettare nel viaggiare (così come avvenuto dopo l’11 settembre) Sciacchitano ha risposto: «Eventi medici od epidemiologici o di sicurezza hanno sempre avuto un impatto sull’aviazione. Quello che cambierà è che diventeremo più digitali», spiegando come questo sia possibile attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie per i controlli di sicurezza quali i riconoscimenti facciali o lo scan dei bagagli, ed ipotizzando anche un incremento in termini di tempo per tutti i vari controlli. Un’altra interessante domanda ha messo in luce le sfide contemporanee dell’ICAO quali quella ambientale, il problema legato ai voli che seguono traiettorie sopra zone di guerra e chiaramente la sicurezza.
Il ruolo di Montréal
Al termine l’intervento di Philippe Rainville, che ha messo in luce ancora una volta il ruolo importante dell’ICAO in questi tempi difficili per il settore e per gli aeroporti, e poi quello di Carmine D’Argenio. Il Presidente della CCIC, tra le altre cose, ha sottolineato l’importanza della leadership di Sciacchitano e del ruolo dell’ICAO per il settore, soprattutto nelle sfide poste dalla pandemia. «Non evidenzierò mai abbastanza l’importanza di avere qui a Montréal una così prestigiosa organizzazione internazionale quale l’ICAO. La presenza di questa agenzia delle Nazioni Unite – ha affermato – è stata fondamentale nell’attrarre altre organizzazioni aerospaziali e di aviazione a stabilirsi nella nostra città rendendo Montréal la capitale dell’aviazione civile nel mondo, uno snodo nei trasporti aerei ed il terzo più grande centro aerospaziale mondiale, ricoprendo il 50% dell’industria aerospaziale canadese».