Quebec
18:47pm3 Agosto 2021 | mise à jour le: 3 Agosto 2021 à 18:47pmReading time: 4 minutes

Il Centro di vaccinazione di TC Transcontinental/Energir a R.d.P.: il sorriso dietro la maschera

Il Centro di vaccinazione di TC Transcontinental/Energir a R.d.P.: il sorriso dietro la maschera
Photo: Foto F. IntravaiaNormand Richard, gestore e coordinatore del Centro di vaccinazione di R.d.P.

Il Centro di vaccinazione contro il Covid-19 di TC Transcontinental/Energir, allestito nei locali di Transcontinental, all’8000 Blaise-Pascal, a Rivière-des-Prairies, ha aperto le porte il 26 maggio scorso.

Dopo poco più di due mesi di attività sui tre previsti, sono state vaccinate oltre 20.000 persone, un ottimo contributo agli sforzi di vaccinazione in questa zona dell’Est di Montréal a forte connotazione multietnica dove risiede una vasta popolazione d’origine italiana.

Insieme a Normand Richard, ex dirigente di Transcontinental, ed attuale gestore/coordinatore del Centro, abbiamo visitato la struttura per conoscerne meglio la dinamica.

«Ero in pensione quando – spiega Normand Richard – i dirigenti di Transcontinental, sentendo che il governo sollecitava le grandi aziende nel tentativo di ottimizzare il più possibile la vaccinazione, ed essendo desiderosi di fornire il loro contributo alla società, mi hanno contattato per sapere se ero interessato a mettre in piedi un progetto. Naturalmente c’erano diversi criteri da rispettare tra cui avere un sito disponibile di almeno 10.000 p.q. e poter fornire il personale per vaccinare e per la logistica. Mi sono attivato, ho visitato insieme ad un’infermiera d’esperienza diversi locali di Transcontinental, e alla fine quello di R.d.P. è risultato il sito che rispondeva meglio alle esigenze richieste anche perché si trova nel cuore di una zona densamente popolata, ha un grande parcheggio ed è ben servito dai trasporti pubblici.

Trovato il posto – prosegue – bisognava trovare il personale. Ho contattato le scuole infermieristiche che mi hanno fornito i vaccinatori ed ho proposto delle formazioni virtuali spiegando il progetto e i valori di Tanscontinental. Ho reclutato il resto del personale e così alla fine il progetto, dal costo di 1,3 M$, interamente assunto da Transcontinental con il contributo di altri partner tra cui Energir e l’Associazione industriale dell’est de Montréal   (AIEM), ha potuto vedere la luce a fine maggio».

 

Aperto dalle 8:00 alle 20:00

«Dal 26 maggio al 26 luglio – sottolinea il coordinatore – abbiamo vaccinato 20.000 persone, niente male per un piccolo centro come il nostro. Vacciniamo in media tra le 350 e le 400 persone al giorno. Il nostro record è stato di 498 vaccini in una sola giornata. Per vaccinare abbiamo sul sito 20 persone al giorno, tra cui 4 vaccinatori, che lavorano 7 giorni su 7, dalle ore 8:00 alle ore 20:00. Ma il nostro bacino di impiegati è di 80 persone che si alternano durante la settimana. Gli orari e i giorni di lavoro sono flessibili, cosa molto apprezzata dal personale che si sente coinvolto nella gestione del Centro ed impara cose nuove. Abbiamo un buona buona atmosfera di lavoro. Il lato umano è altrettanto importante che l’atto di vaccinare. Le persone che vengono qui sono accolte con un sorriso, anche se dietro la maschera il sorriso non si vede; però si percepisce e si sentono ben accolte. Vaccinare è importante, ma è altrettanto importante il modo in cui si fa».

 

La comunità italiana

«Somministriamo – aggiunge Richard – i vaccini Pfizer o Moderna e offriamo la vaccinazione con o senza appuntamento. Il 55% dei nostri “clienti” è costituito da coloro che vengono senza appuntamento, molti dei quali sono d’origine italiana. Tra di loro ci sono diverse persone anziane e tutte sono contente perché non solo il nostro è un sito di facile accesso ma il personale parla diverse lingue ed è a disposizione per rassicurarle e rispondere ai loro bisogni, soprattutto quando si tratta di cose per loro complicate come il “Code QR”. Spesso, funziona con il passaparola, l’esperienza vissuta da una persona si rivela preziosa per un amico, un conoscente, un parente.

Nel nostro Centro si sono fatti vaccinare diversi artisti, una comunità di religiose, poliziotti, pompieri. Diverse aziende ci hanno contattato per riservare delle fasce orarie per i loro impiegati, alcuni dei quali lavorano la notte. Pensiamo, inoltre, di andare incontro alla società. Per esempio recandoci al College Maisonneuve per vaccinare gli studenti alla “rentrée” oppure proporre ai club sportivi della zona di riservare delle fasce orarie per vaccinare i loro affiliati e familiari.

All’inizio – aggiunge – la motivazione principale che spingeva la gente a farsi vaccinare era la paura di contrarre la malattia. Oggi è perché vuole viaggiare. Abbiamo diverse persone che vengono qui per la seconda dose perché alcuni, ad esempio, trovano complicato prenotarsi su Clic-Santé e dunque senza appuntamento diventa più facile. In fondo, una mezz’ora e tutto è fatto!».

 

 

 

 

 

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