Quebec
14:28pm8 Marzo 2022 | mise à jour le: 8 Marzo 2022 à 14:28pmReading time: 6 minutes

“L’esercito silenzioso”

“L’esercito silenzioso”
Photo: Foto iStockI “caregivers” spesso diventano indispensabili per assistere i propri cari in difficoltà

Il sostegno fondamentale dei “caregivers”

 

di Margherita M. Morsella, avvocata – morsellamargherita@gmail.com

 

L’esercito silenzioso: i caregiver familiari Italiani” è il titolo di un libro scritto da Alessandra Corradi e Giovanni Barin di recente pubblicazione promosso dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti.

Si tratta di un’interessante novità editoriale del 2022 che traccia l’apporto e il resoconto di azioni pratiche svolte dai caregiver, parola inglese usata nel linguaggio italiano per descrivere tutti quei familiari ed amici e quindi non i badanti che aiutano e curano membri delle loro famiglie non più autonomi.

In Italia sono nove milioni le persone che agiscono come caregiver ed il 90% è rappresentato dalle donne.

In Europa l’80% della cura ed assistenza data a persone non autonome è fornita da familiari ed amici (fonte: Commissione Europea, Associazione europea a supporto dei caregivers e IRCCS).

Nel Québec, dove la popolazione di Montréal Métropolitain (4,098,927) rappresenta la metà della popolazione della Provincia del Québec, il numero di caregiver, “proche aidant” in francese, è di circa un milione cinquecentomila persone. Questo significherebbe che approssimativamente un quarto della popolazione del Québec agisce come caregiver. Tra l’altro il 57% dei caregiver è composto da donne ed il 43% da uomini (fonte: RANQ 2018 e Sylvie Riopel, Regroupement des aidantes et aidants Naturel(le)s de Montréal, RAANM).

 

Aiuto e sostegno

Ma chi sono allora questi caregivers e cosa fanno? Sono quelle persone che in maniera continua o occasionale portano un sostegno significativo ad un membro della loro famiglia o agli amici che hanno un’incapacità temporanea oppure permanente e con cui hanno un legame emotivo.

Sovente il loro sostegno è cruciale per aiutare la persona nel bisogno a guarire oppure a migliorare la qualità di vita, ma anche a sorvegliare che nessuno abusi di loro.

Molti diventano caregivers senza accorgersene visto il progresso della malattia dell’essere caro e non si pongono nemmeno la domanda se portare aiuto o meno. Lo fanno e basta.

Secondo gli studi più aggiornati la maggioranza dei caregivers ha tra i 55 e 75 anni e più del 10% hanno oltre 75 anni. Sono loro che forniscono la grande maggioranza del sostegno e delle cure a domicilio ai loro familiari od amici (fonte: AQDR, febbraio 2011, p.10).

Le responsabilità e i compiti dei caregivers sono gravosi e richiedono parecchio tempo e dedizione. Spesso gli stessi caregivers hanno anche loro una salute fragile; dunque diventa stressante prendersi cura di chi ha bisogno più di loro (fonte: Statistique Canada, Inchiesta sociale, 2018).

 

Un risparmio enorme per lo stato

Sylvie Riopel, una delle specialiste in materia, durante una conferenza zoom presentata alla Tavola di Concertazione degli Anziani di Montréal il 28 gennaio 2022, fece presente che i caregivers forniscono oltre l’85% dell’insieme delle cure ed assistenza ai familiari che rimangono a vivere a domicilio e che hanno problemi di salute di lungo degenza (fonte RANQ 2021). Questo apporto equivale ad un risparmio enorme di miliardi di dollari per il sistema della salute provinciale come ci informa Sylvie Riopel (fonte AQDR, febbraio 2011, p.10).

Per tale ragione, nell’ottobre 2020 il governo provinciale adottò la Legge per Riconoscere e Sostenere i Caregivers (Loi visant à Reconnaître et Soutenir les Personnes Proches Aidantes) Ch.R-1.1.  con l’obiettivo  “di guidare il governo nella pianificazione e nella realizzazione delle azioni volte a riconoscere i contributi dei caregiver”.  Inoltre, il governo si propone di adottare una politica nazionale ed un piano d’azione tramite la creazione di un Comitato di partners e dell’Osservatorio quebecchese sui caregivers.

Il primo piano di azione del governo provinciale per i caregivers va dal 2021 al 2026. L’applicazione di questa legge è sotto la sorveglianza della Ministra responsabile degli anziani, Marguerite Blais, che è stata molto criticata durante questa pandemia.

Esiste anche una Dichiarazione Canadese dei Diritti e Responsabilità dei Caregivers dell’ottobre 2020, con l’obiettivo di influenzare le politiche e le pratiche verso i caregivers da parte delle istanze della salute e del governo al fine di riconoscere il loro ruolo essenziale.

 

L’organizzazione canadese Caregivers per il Cambiamento (Caregivers4Change) ci informa che a livello federale un canadese su quattro agisce come caregiver e fornisce il 75% del sostegno e dell’assistenza ai familiari o amici nel bisogno (comunicato stampa Caregivers4Change del 6 ottobre 2020).

È importante sapere che a livello federale esiste un programma gestito da “assurance-emploi” che offre dei benefici per i caregivers. Qualificandosi come tali, è possibile ottenere un aiuto finanziario quando non si può lavorare dovendo assistere un familiare nel bisogno per malattia grave o in fin di vita.

 

Crediti e agevolazioni fiscali

Esistono tre tipi di prestazioni i cui dettagli si possono trovare andando sul sito di canada.ca.

A livello provinciale, nel Québec i caregivers possono, in talune situazioni, usare un credito sulle imposte annuali che rappresenta una qualche agevolazione. Si chiama “Crédit d’impôt pour maintien à domicile des aînés”. Per accedere bisogna avere più di 70 anni di età avendo in tal caso fino al 35% di rimborso sulle spese effettuate per il sostegno e cura a domicilio di un familiare. Le spese ammissibili sono: le cure specializzate, l’aiuto per le faccende domestiche e i servizi di pulizia.

In un paragone con l’Italia, dove non esiste nessun riconoscimento legale per il ruolo del caregiver, sembra che il Québec ed il Canada siano sulla strada giusta, ma come al solito esiste una grande lacuna tra la teoria e la pratica nell’applicazione delle leggi ed i benefici offerti.

L’esercito silenzioso dei caregivers permette al sistema di salute di non disintegrarsi perché senza il loro aiuto ci sarebbe un disastro peggiore di quello avuto durante questa pandemia quando i caregivers non hanno potuto più vedere ed assistere i loro cari.

I caregivers, composti per la maggior parte da persone anch’esse anziane, permettono ai governi di risparmiare miliardi di dollari. È tempo allora che ci sia una riforma fondamentale per aumentare le pensioni di vecchiaia. Deve essere anche chiaro che non si può pensare ad un misero aumento di indicizzazione annuale o ad un 10% per quelli che hanno più di 75 anni. È vergognoso per le nostre società, cosiddette avanzate, lasciare i nostri anziani senza un’assistenza adeguata su tutti i fronti.

 

Referenze

Regroupement des Aidantes et Aidants Naturel(s) de Montréal (RAANM)  – Sylvie Riopel;

www.raanm.netvieassociative@raanm.net

tel. 514-374-1056 int. 102

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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