Un’esperienza che si ripete da quasi 20 anni, per la precisione 19. La “Science Fair” (letteralmente “Fiera delle Scienze”) ancora una volta ha coinvolto insegnanti, alunni e genitori della scuola elementare Pierre De Coubertin di Saint Léonard. La settimana scorsa, nella grande palestra dell’istituto sono stati esposti i cento progetti dell’edizione 2009 ai quali hanno preso parte circa 140 ragazzini, la maggior parte appartenenti alle classi di sesta. Ai piccoli scienziati in erba sono stati fornite delle idee e ciascuno ha scelto quale sviluppare, da solo o in coppia con un compagnetto o una compagnetta. All’iniziativa hanno preso parte, come volontari, anche una ventina di genitori.
«La scienza recita un ruolo importantissimo nel mondo in cui viviamo – affermano il direttore della scuola, Nick Katalifos, e la sua vice, Bessie Tsatoumas – e per questo alla Pierre De Coubertin facciamo l’impossibile per incoraggiare gli studenti a capire come funziona tutto quello che ci circonda».
«Cerchiamo di stimolare l’amore per l’apprendimento, la capacità di analisi e il rispetto dei metodi scientifici. La Fiera delle Scienze dà ai nostri alunni la possibilità di sperimentare le loro capacità cognitive, i loro interessi, l’applicazione della teoria. Siamo orgogliosi del loro lavoro e crediamo che, fra essi, molti potrebbero avere un avvenire nel campo scientifico», aggiungono i due dirigenti scolastici che fanno parte del comitato organizzatore insieme a Hari Kumar, Geneviève Guay e Amanda Iannelli. A proposito, occorre precisare che la maggioranza degli alunni che frequentano questa scuola sono di origini italiane; e dunque anche la maggior parte di quelli che hanno presentato progetti per la “Science Fair” lo sono.
Le creazioni hanno riguardato un ventaglio di aspetti: l’astronomia, la geologia, la chimica, l’energia, il corpo umano, l’ambiente. Invenzioni “geniali” o semplici approfondimenti, libere interpretazioni di una teoria scientifica appresa a scuola. Per due giorni l’esposizione dei lavori è rimasta aperta agli altri alunni di tutte le classi e nelle ore che hanno preceduto la chiusura sono intervenuti anche anche genitori, parenti, amici e persone estranee, per visitarla. Alla fine, i due giudici designati, Tracy Stroll e Cynthia Di Luigi hanno scelto i sei migliori progetti. Dalia Longo per il progetto “The Gases of Vegetables” / Paloma Fedenko e Claudia Faustini per “The Brain: Two Halves Make a Whole” / Trina D’Antonio per “Super Absorbent Polymer!” / Alessandra Sauco per “Blood Pressure: Does Music Affect it?” / Tiziana Arcuri e Brittany Buscio per “Make Scents” / Alexia Denincourt per “Why Am I Upside Down in My Spoon?”.
Questi mini-scienziati potranno avere una vetrina ancor più prestigiosa nella rassegna regionale che si terrà in maggio al Centre Bell di Montreal, dove converranno i migliori progetti di tutte le scuole che hanno organizzato una loro fiera delle scienze.