Quebec
20:50pm6 Novembre 2018 | mise à jour le: 6 Novembre 2018 à 20:50pmReading time: 6 minutes

La Sardegna, il suo fascino e i suoi segreti

Michele Mannu e l’Associazione Sardi del Québec

Michele Mannu

Foto Fabrizio Intravaia

Ideata dall’AITEF (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie), in collaborazione con l’Associazione dei Sardi del Québec, resa possibile grazie al finanziamento della Regione Sardegna, si è svolta, dal 25 al 27 ottobre, a Montréal, “Patrimoine Sardegna Canada”, un progetto di cooperazione interculturale e di promozione della Sardegna.

Attraverso una serie di conferenze, esposizioni, degustazioni e laboratori di cucina la Sardegna ha voluto dare un “assaggio” del suo potenziale e dei suoi punti di forza cercando di svelare al grande pubblico alcuni dei suoi “segreti” come, ad esempio, quello della longevità dei suoi abitanti al punto da meritarsi l’appellativo di “isola della longevità”.

Fra le varie inziative che si sono succedute in diverse sedi tra cui il Centro L.d.V e la Casa d’Italia, particolarmente interessante è stata quella di collaborazione gastronomica tra lo chef  Bernard L’Hôte, de l’École des métiers de la restauration et du tourisme de Montréal, e la chef Giuseppina Armas, dell’Istituto Deodato Meloni di Oristano, che hanno preparato insieme un menu, risotto al Vermentino di Sardegna, maionese di bottarga e bacon di salmone canadese, e salmone affumicato e glassato allo sciroppo d’acero con riso nero, uova di quaglia e aceto di legumi marinati, in cui i gusti e le tradizioni delle due sponde si sono uniti producendo ottimi risultati. Un primo passo verso una collaborazione più strutturata tra queste due importanti istituti di insegnamento della gastronomia.

 

I circoli sardi

«Questo progetto – ha spiegato Maria Laura Manca, funzionaria della Regione Sardegna, Assessorato al Lavoro, competente per le politiche di emigrazione, immigrazione ed inclusione sociale – si inserisce in un programa più ampio della nostra Regione che ha come obiettivo di rafforzare i circoli, ovvero le associazioni di sardi all’estero, attribuendo loro un ruolo rinnovato, più al passo con i tempi.

Un momento della presentazione del progetto “Patrimoine Sardegna Canada, al microfono la responsabile della Regione Sardegna Maria Laura Manca

Foto Fabrizio Intravaia

La Regione Sardegna ha sempre cercato di mantenere i contatti con i suoi “figli” all’estero anche perché se c’è una terra che conosce bene il senso della parola “emigrazione” questa è proprio la Sardegna. Ma i tempi sono cambiati – continua la signora Manca – così come è cambiato il tipo di emigrazione. Siamo ormai alle seconde e terze generazioni e l’emigrazione di oggi, soprattutto quella giovanile, è un’emigrazione più qualificata.

Nate con la necessità di fornire un supporto pratico e logistico a coloro che arrivavano, nate come luogo per ritrovarsi e sentirsi un po’ meno “soli” e un po’ più “a casa”,  le associazioni oggi rispondono meno a quel tipo di bisogni. Per questo sono meno frequentate dai giovani e spesso sono portate avanti da un gruppetto di persone anziane. Da qui la necessità di coinvolgere di più le persone d’origine sarda, di renderle protagoniste, di farle diventare “ambasciatori” della Sardegna all’estero, degli ambasciatori della nostra cultura, della nostra storia, delle nostre tradizioni, con il compito di farle conoscere ad un maggior numero possibile di persone.

Questo è il motivo per il quale siamo venuti qui a Montréal per sostenere l’Associazione dei sardi del Québec in modo che i suoi membri diventino soggetti attivi, un “ponte” tra la loro nuova terra d’accoglienza e la loro terra d’origine».

Fra gli eventi svoltisi durante la “tre giorni” di promozione dell’isola, oltre ad una conferenza di presentazione della Sardegna, e una degustazione di prodotti tipici , c’è stata anche la presentazione del libro “Centenari di Sardegna” del fotografo Pierino Vargiu ed un’esposizione delle sue foto.

 

Il “segreto” della longevità

Michele Mannu, nato a Montréal da genitori originari di Sorradile (in provincia di Oristano), il padre, e di Sindia (in provincia di Nuoro), la madre, è presidente dell’Associazione Sardi del Québec da 10 anni.

È una delle più belle esperienze che abbia mai fatto – sostiene il signor Mannu di professione capomacellaio – perché mi ha permesso di scoprire la Sardegna molto di più che in passato anche se a casa i miei genitori hanno sempre vissuto “alla sarda” e si è sempre parlato prima l’italiano e poi il sardo. Mio padre ha vissuto fino a 90 anni. Mia madre, putroppo è deceduta un po’ prima ma i miei zii hanno vissuto 102 e 104 anni. Io ho 62 anni ma mi sento come se ne avessi 30. C’è qualcosa in me che non vuole invecchiare, non so cos’è, forse è il “segreto” della longevità dei sardi.

Qual è questo “segreto?”  Forse – spiega il presidente dell’Associazione – è il modo di vivere e di mangiare. È la semplicità nel fare le cose. I miei facevano tutto in casa, dal pane alla pasta ed io, quando posso, faccio la stessa cosa: niente sostenze chinmiche, piatti semplici e genuini.

Oggi lo stress, l’ansia, la frenesia della vita moderna, creano gravi danni. Io ho imparato a separare il lavoro dalla vita privata, quando entro in casa non parlo più di lavoro. Credo che il vero segreto sia di non fare come fanno tutti gli altri ma di rimanere se stessi».

 

E l’Associazione?

«È nata una quarantina di anni fa. Nei primi anni  – prosegue Michele Mannu – era molto attiva. Oggi un po’ meno anche perché i tempi sono cambiati. Quelli che sono arrivati qui tra la fine degli anni ’40 e gli anni ’70 sono scomparsi o stanno scomparendo, poi ci siamo noi della prima generazione e i giovani delle seconde e terze generazioni che sono molto più indipendenti ed occupati a fare altro. Ma i suoi obiettivi in fondo rimangono sempre gli stessi: promuovere la cultura, le tradizioni e la gastronomia sarda, mantenere i legami tra di noi e con la Regione Sardegna. Queste giornate di promozione per noi sono una bella “vetrina”, un’occasione per farci conoscere e per far conoscere agli altri la Sardegna».

Le persone d’origine sarda sparse nel mondo sono circa 600mila. Di questi circa 700 risiedono in Canada.

«Qui a Montréal e nel Québec – continua Mannu – ci sono più o meno 200 famiglie sarde. Il mio compito è di andare a “cercare” il maggior numero possibile di sardi per non lasciar cadere quello che c’è di più autentico in noi».

La sede dell’Associazione Sardi del Québec si trova alla Casa d’Italia. Per informazioni: 438-933-5231.

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