La ripresa delle attività al Museo di Belle Arti di Montréal: appuntamento con Parigi e il postimpressionismo

16:21 3 Luglio 2020

di Gian Carlo Biferali   –   info@biferalifineart.com

Dopo essere stato chiuso per circa tre mesi a causa del coronavirus, il Museo delle belle arti di Montréal ha recentemente riaperto le sue porte. Mantenendo le dovute distanze e seguendo le regole imposte dalla direzione, si possono di nuovo visitare le differenti esposizioni in programma.

Una nuova mostra sarà inaugurata il 4 luglio: “Parigi nel periodo del postimpressionismo: Signac et les Indépendants”.

Fino al 15 novembre 2020 si potranno ammirare oltre 500 opere provenienti da un’eccezionale collezione privata, la più grande raccolta di opere di Paul Signac (1863-1935).

Il pubblico scoprirà una grandiosa serie di dipinti e opere grafiche di Pal Signac, degli impressionisti Claude Monet (1840-1926) e Berthe Morisot (1841-1895); dei fauvisti Raoul Dufy (1877-1953), Othon Friesz (1879-1949), Albert Marquet (1875-1947); dei simbolisti (Paul Gauguin (1848-1903), Odillon Redon (1840-1916); dei nabis (Pierre Bonnard (1867-1947), Maurice Denis (1870-1943), Georges Lacombe (1868-1916), Paul Sérusier (1864-927), Paul Ranson (1961-1909), Félix Vallotton (1865-1925); dei neoimpressionisti (Henri-Edmond Cross (1856-1910), Maximillian Luce (1858-1941), Camille Pissarro (1830-1903), George Seurat (1859-1891), Théo Van Rysselberghe (1862-1926) e dei testimoni della vita parigina (Louis Anquetin (1861-1932), Edgar Degas (1834-1917), Henri-Gabriel  Ibels (1867-1936), Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), Pablo Picasso (1881-1973) e Théophile Alexandre Steinlen (1859-1923).

I visitatori riscopriranno le questioni sociali e pittoriche di quel tempo e le ragioni che, nel 1884, spinsero un gruppo di artisti guidati da Signac a creare il “Salone degli Indipendenti”, per difendere l’idea di una mostra “senza giuria o ricompensa”. L’arte, a loro avviso, deve essere accessibile e può contribuire al bene comune. Dalla sua inaugurazione nel 1884 alla prima guerra mondiale, il “Salon” fu il crocevia di grandi correnti: il neoimpressionismo, il movimento Nabis, il simbolismo, il fauvismo e il cubismo. La mostra colloca questi Indipendenti nel contesto socioculturale e politico parigino della Belle Époque.

L’esposizione, una presentazione di Hydro-Québec, in collaborazione con Tourisme Montréal, è organizzata dal Museo delle Belle Arti di Montreal. Sotto la direzione di Nathalie Bondil, direttrice generale del Museo è curata da Gilles Genty, curatore ospite e Mary-Dailey Desmarais, curatrice di arte moderna e contemporanea internazionale del Museo di belle arti di Montreal.

Informazioni e biglietti

Si ricorda che a causa delle nuove regole imposte dall’emergenza Covid-19 i visitatori devono assolutamente acquistare il biglietto on line e selezionare la data e l’ora della loro visita: https://www.mbam.qc.ca/fr.

L’utilizzazione della mascherina è fortemente raccomandata.

Per ulteriori informazioni visitare il sito o contattare il Museo al 514-285-2000.

 

 

 

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