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15:11pm12 Luglio 2022 | mise à jour le: 12 Luglio 2022 à 15:11pmReading time: 3 minutes

La “piramide dei donatori” alla Casa d’Italia

La “piramide dei donatori” alla Casa d’Italia
Photo: Foto Fabrizio IntravaiaLa piramide o il triangolo dei donatori ideato dall’architetto D’Onofrio e posto su una delle pareti dell’atrio della Casa d’Italia

Ideata e realizzata dall’architetto Guglielmo (William) D’Onofrio

L’8 giugno scorso si è tenuta alla Casa d’Italia la serata di ringraziamento per i donatori che, con il loro generoso contributo, hanno permesso di risanare il debito di 3 milioni di dollari contratto in passato da questa storica istituzione della nostra comunità.

Per l’occasione è stata presentata una targa commemorativa, definita “La piramide o il triangolo dei donatori”, ideata dall’architetto Guglielmo D’Onofrio.

Ecco, nelle parole stesse dell’autore, la presentazione di tale opera che figura in permanenza nel grande atrio della Casa d’Italia

«Questa forma – spiega l’architetto D’Onofrio – è un’ottima rappresentazione grafica e un simbolo della forza degli italiani quando lavorano insieme.

La forza del triangolo o della piramide è testimoniata dalle strutture che sono ancora in piedi dopo 4500 anni. L’idea del triangolo viene utilizzata anche negli sport di squadra come nel calcio per indicare le formazioni tattiche triangolari.

La forma ben si presta a rappresentare ed apprezzare l’entità del contributo di ogni donatore che fornisce una piastrella importante nell’integrità complessiva della struttura.

Questa realtà ricorrente e fondamentale è espressa dallo stesso fatto che ha permesso di costruire la nostra CASA quasi 100 anni fa con i contributi significativi di alcuni membri uniti ai contributi più piccoli di centinaia di altri membri. Questi ultimi, altrettanto apprezzati perché la loro partecipazione è sentita, è proporzionale alle loro capacità. Poi, essere in tanti e ad un tale livello, tutti sommati insieme, fa in modo che diventi un contributo significativo.

I contributi presenti al vertice sono sorretti dai contributi presenti alla base della piramide, in diversi modi. Il processo per arrivare a questa forma generale ed alle forme individuali di ogni piastrella ha origine, come dovrebbe essere tutto il design, dal programma. Il programma che ho ricevuto era un elenco di nomi con gli importi relativi delle donazioni che variavano da 5,000 $ a 1M $. Ho notato, senza sorpresa, che c’erano molti nomi associati alle figure di base e sempre meno nomi man mano che le figure diventavano più grandi.

Sapevo che dovevo mettere tutti questi nomi in un oggetto fatto a forma di grande targa da collocare su un muro. La mia mente, allenata a visualizzare graficamente, ha immaginato lo sviluppo di una forma per questa targa come risultato di una tale quantità di nomi che donano gli importi di base, fino ad un singolo nome che dona l’importo più alto.

La forma risultante è diventata ovvia: una piramide. O più precisamente un triangolo visto che la targa è in 2D. Ho deciso di usare un triangolo equilatero, con tutti i lati e tutti gli angoli uguali, in modo da avere la massima perfezione ed equilibrio apparente. Il vantaggio della natura uguale è anche pratico, rende più facile la fabbricazione ed a creare tessere regolari a forma di diamante, dal valore simbolico.

Il design delle singole tessere per ogni singolo donatore è risultato dall’esecuzione di un offset parallelo di ciascun lato, che nell’incrocio ha prodotto diamanti di uguali dimensioni.

La scelta dei colori e dei caratteri (stile delle lettere) è stata ispirata dall’edificio art-deco.

Siamo lieti che il concetto dimostrato dai disegni sia stato molto apprezzato dai membri del consiglio d’amministrazione, alla presentazione del 9 settembre 2021, presieduta dal Sig. Gino Berretta.

Poi abbiamo dovuto trovare qualcuno che lo costruisse e lo installasse, ad un prezzo ragionevole. Insieme a Gino e Mia, Sabino e Giovanna, abbiamo concluso con Roger di Click Affiche. Abbiamo poi tutti partecipato a diverse discussioni per garantire la leggibilità e la corretta ortografia dei nomi, dei materiali e delle finiture. Per questo è stato un successo.Grazie».

(William) D’Onofrio, architetto

 

 

 

 

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