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15:18pm21 Aprile 2020 | mise à jour le: 21 Aprile 2020 à 15:18pmReading time: 3 minutes

Riconfortare con un pizzico di buonumore

Riconfortare con un pizzico di buonumore
Photo: Foto cortesia Joe CacchioneJoe Cacchione in compagnia dei suoi due figli Josué e Samuele

Joe Cacchione & figli tra umorismo e buonumore

di Félix Lacerte-Gauthier, con la collaborazione di Fabrizio Intravaia – fintravaia@metromedia.ca

Con l’obiettivo di mettere un po’ d’allegria nelle giornate delle persone confinate in casa, il preside-umorista Joe Cacchione propone ogni venerdì, in italiano, e ogni sabato in francese, alle ore 20:00, uno spettacolo in diretta sulle reti sociali, della durata di una ventina di minuti.

Per vederli basta digitare su Instagram: Joe Cacchione Comedian e sulla pagina facebook: Joe Cacchione Comedian/Principal

«I miei spettacoli – spiega Joe – sono stati annullati. Durante tutti questi anni la gente ha continuato a seguirmi e volevo trovare un modo per ringraziarla, per ridare qualcosa indietro a mia volta. Lo faccio volontariamente, per il pubblico». Spera, in tal modo, di mettere un pizzico di buonumore nel quotidiano del suo pubblico. «Viviamo – afferma – un periodo critico dove lo stress è palpabile. È un momento che si può condividere virtualmente per ridere e dimenticare quello che si vive».

 

Collaborazione padre-figli

Per Joe la creazione degli spettacoli settimanali è diventata ugualmente un momento familiare da condividere con i suoi due figli: «Samuele, che studia cinematografia, è il regista di tutti i miei clip, fa anche il montaggio e la preparazione dello spettacolo. Anche Josué, il mio figlio più piccolo, contribuisce all’iniziativa che ci permette di riunirci intorno ad un obiettivo comune; non siamo sempre d’accordo sul montaggio – aggiunge – ma alla fine riusciamo ad intenderci lo stesso».

 

Volgarizzare la curva

Oltre agli spettacoli in diretta, Joe ha iniziato a condividere delle capsule nelle quali spiega alcuni importanti messaggi del governo: «Gli umoristi e le altre personalità che possono avere una certa influenza sulla gente dovrebbero farlo. Ognuno può farlo a modo suo, io – sottolinea Joe – lo faccio mettendoci un po’ di umore, ma il messaggio è chiaro».

 

La scuola

 Nel frattempo Joe, essendo il preside dello Shadd Health and Business Centre, un centro di istruzione professionale per adulti che offre dei corsi nel settore della sanità e in quello del business, si sta preparando per un possibile ritorno a scuola. «Essendo, la nostra, una scuola per adulti la situazione – spiega – è un po’ diversa rispetto agli altri istituti scolastici. Noi funzioniamo per moduli e se non si finisce un modulo non si può andare avanti nel corso. È ovvio che non possiamo rilasciare un diploma di formazione professionale se uno studente non conclude il suo iter di formazione. Non sarebbe giusto e sarebbe anche pericoloso perché avrebbero delle lacune sul piano professionale e visto che prepariamo anche i futuri “préposé aux béneficiaires”, non è proprio il caso di mandarli allo sbaraglio. La situazione è in “stand-by”, siamo in attesa – conclude il preside – di sapere, da parte della autorità competenti, come continuare e come riprendere il più rapidamente possibile».

 

 

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