Io e l'Italia
19:29pm24 Gennaio 2012 | mise à jour le: 24 Gennaio 2012 à 19:29pmReading time: 2 minutes

Leandra Ercoli 4a media Scuola Marc Aurèle Fortin – Testo del mese di gennaio

 

Negli anni 50 e 60 molti italiani sono partiti dall’Italia per venire in America. Alcuni sono andati negli Stati Uniti e altri  sono venuti in Canada. Numerosi si sono stabiliti a Montreal ed il loro scopo era di trovare lavoro e dare una vita migliore alle loro famiglie. Molti sono andati a lavorare nelle fabbriche e nella costruzione, non conoscevano altra lingua che l’italiano o il proprio dialetto perciò era difficile comunicare con la gente del luogo, ma col tempo hanno cominciato a imparare il francese o l’inglese conservando però la loro cultura e le loro tradizioni. La cultura italiana ha molto influenzato la vita di oggi, per esempio; la gastronomia non sarebbe la stessa senza il mangiare italiano, perché la lingua italiana continuasse fra le altre generazioni hanno fondato il PICAI, hanno costruito il CENTRO LEONARDO DA VINCI, dove molti italiani si riuniscono e fanno diverse attività. Anche nel campo della musica hanno creato un concorso tra cantanti che si chiama ”Superfantastico”. La cosa veramente importante è ”La Piccola Italia” Sono riusciti a mettere una piccola parte dell’ Italia in una zona quebecchese e che dire poi della chiesa della Difesa o della Casa d’Italia? Io penso che  hanno avuto una grande ispirazione perché qui non avevano le stesse cose che avevano lasciato ma hanno portato un po’ d’Italia da noi. Io li ringrazio per  tutte queste cose che ci hanno dato, senza di loro la nostra generazione non sarebbe la stessa ed in tutto  questo mi sento italiana e spero di tramandare la mia italianità quando anch’io avrò una famiglia.  

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