«Questa giornata, che segna anche il 63° anniversario della sciagura mineraria del Bois du Cazier a Marcinelle (Belgio 1956) dove persero la vita 262 lavoratori, di cui 136 immigrati italiani – scrive la deputata delal circoscrizione Nord e Centro America Francesca La Marca – ci consente di unirci e raccoglierci in un pensiero di gratitudine e di affetto per tutti gli italiani che sono caduti sul lavoro, in ogni parte del mondo.
Invito tutti i connazionali a partecipare alle manifestazioni che si terranno in tante città del mondo per esercitare la nostra memoria, rendere onore ai caduti, ma anche riaffermare, qui ed oggi, che dobbiamo continuare a batterci per scongiurare i troppi infortuni e le troppe morti sul lavoro che ancora si registrano nel mondo.
L’8 agosto sarò a Toronto per partecipare alle celebrazioni della Giornata nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo e per ricordare la tragedia mineraria di Marcinelle».
La memoria di Marcinelle ci aiuti a capire l’importanza dell’emigrazione nella storia dell’Italia!
“Domani ricorre l’anniversario della tragedia di Marcinelle, in Belgio. In quella tragedia mineraria del 1956 persero la vita 262 minatori, tra cui 136 italiani.
La data di quella tragedia – scrive in una nota Fucsia Nissoli Fitzgerald, deputata della circoscrizione Nord e Centro America – è diventata, dal 2001, la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” per ricordare e onorare l’importanza del lavoro che gli italiani hanno svolto e svolgono nel mondo.
Marcinelle, oggi, quindi, rappresenta un simbolo, un luogo della memoria per tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, lontani da casa, e deve essere parte del nostro patrimonio culturale, assieme a Monongah, per farci comprendere i vari aspetti dell’emigrazione italiana nel mondo e le difficoltà incontrate dai nostri connazionali.
Un simbolo che ci ricorda l’importanza dell’emigrazione affinché sappiamo inserirla pienamente nelle politiche elaborate per promuovere il nostro Sistema Paese e affinché sappiamo porre in essere politiche del lavoro sempre rispettose della dignità delle persone, di cui la sicurezza è premessa fondamentale.”