Aise\ Toronto – «Vietato abbassare la guardia: il rischio è il ritorno a un lockdown come quello della scorsa primavera. Il monito arriva direttamente da Justin Trudeau, che ieri ha dato il via a una riunione di governo che andrà avanti anche oggi e che ha come tema centrale la ripartenza economica del Paese con la pandemia di Covid che continua a rappresentare una minaccia costante».
Anche in Canada i numeri dei contagi ricominciano a salire e, con essi, la preoccupazione di chi Governa: ne scrive Francesco Veronesi sul “Corriere canadese”, quotidiano che dirige a Toronto.
«Sfortunatamente – ha aggiunto il primo ministro – i numeri stanno iniziando a risalire e questo coincide con la riapertura delle scuole e il riavvio dell’economia. Dobbiamo rimanere vigili, perché l’ultimo cosa che vogliamo è tornare in autunno a un lockdown come abbiamo avuto la scorsa primavera». Che, è del tutto evidente, avrebbe degli effetti catastrofici sulla nostra economica, che non riesce a decollare proprio per il peso che ancora subisce dalla pandemia.
«Un’altra ragione – ha continuato Trudeau – per tenere basso il tasso del contagio nella comunità è quella di prevenire che singoli comparti produttivi e settori specifici subiscano delle nuove restrizioni selettive laddove si verifichi un’impennata fuori controllo del numero dei casi».
Nelle ultime settimane è stato registrato un aumento di nuovi casi durante matrimoni, funerali e funzioni religiose. Ora il timore delle autorità è che il vero banco di prova per le misure dei vari livelli di governo sia il settore scolastico e, in seconda battuta, quello che rimane ancora una volta il più vulnerabile, le case di cura a lunga degenza.
Il governo federale, ha sottolineato il primo ministro, continuerà ad agire lungo un doppio binario: quello dell’implementazione di protocolli e linee guida per la sicurezza sanitaria e quello del finanziamento dei programmi di aiuti economici per le famiglie, i lavoratori e le imprese così duramente colpite dalla crisi provocata dal Covid-19.
L’esecutivo, tra l’altro, sta finalizzando i contenuti del Discorso dal Trono, in programma il 23 settembre a Parliament Hill, nel quale verrà delineata la nuova agenda di governo. Un appuntamento chiave, perché le opposizioni avranno in mano l’opportunità di sfiduciare Trudeau: questo porterebbe dritti dritti alla crisi di governo e al voto anticipato il prossimo autunno.
Ma, almeno al momento, le opposizioni non sembrano intenzionate a forzare la mano. I tory hanno appena eletto il nuovo leader e non sembrano pronti a tornare alle urne, mentre l’Ndp è in netto calo nei sondaggi: difficilmente andremo a votare nei prossimi mesi.