Montréal, 27 maggio 2021 – Il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), l’Ordine dei figli e figlie d’Italia (OFI) e la Federazione nazionale delle associazioni delle persone d’affari e professionisti italo-canadesi (CIBPA), lavorano senza sosta, da più di 40 anni, per ottenere delle scuse ufficiali dal governo del Canada per il trattamento degli Italo-Canadesi durante la Seconda guerra mondiale. Insieme, questi tre organismi nazionali rappresentano 1,6 milioni di Canadesi d’origine italiana.
Il 10 giugno 1940, più di 17.000 famiglie d’origine italiana furono dichiarate “nemiche straniere” e tenute a presentarsi, uomini, donne e bambini, almeno una volta a settimana alla GRC o agli altri centri di segnalazione autorizzati dal governo. 6000 persone furono arretate e più di 600 furono imprigionate; alcune fino a 3 anni, senza mai essere accusate. L’intera comunità italiana fu umiliata per tali gesti ingiusti, discriminanti e vessatori.
Riconoscere le ingiustizie storiche che le persone d’origine italiana hanno subito durante questo periodo oscuro della storia del Canada permetterà alle famiglie e a tutta la comunità italo-canadese di giungere alla fine di questa triste storia. L’internamento ha causato un pregiudizio e delle difficoltà irrevocabili non solamente alle famiglie, ma anche a delle intere comunità che hanno sofferto di discriminazione permanente.
A nome delle numerose famiglie colpite da questi avvenimenti e della comunità italo-canadese che rappresenta, il CNIC, l’OFI e la CIBPA accettano graziosamente queste scuse ufficiali del Primo ministro del Canada Justin Trudeau e del governo del Canada.
La comunità italo-canadese si augura che ora possa iniziare un percorso il cui obiettivo è quello di assicurarsi che tali avvenimenti siano conosciuti da tutti i canadesi per le generazioni future affinché non si riproducano mai più.