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15:58pm9 Settembre 2020 | mise à jour le: 9 Settembre 2020 à 15:58pmReading time: 2 minutes

Coronavirus: arriva test salivare super rapido italiano

Ansa – Arriva un nuovo test rapido, tutto italiano, capace di dire in soli 3 minuti se si è positivi o meno al coronavirus SarsCov2 dalla saliva. Si chiama Daily Tampon, ed è stato realizzato da un’azienda brianzola di Merate (Lecco) in collaborazione con l’università del Sannio. Il test ha ricevuto l’approvazione dal Ministero della Salute e può quindi partire la produzione.

La ricerca su tutti i tipi di test rapidi, compreso quello salivare, va avanti ma in particolare su quest’ultimo test “non c’è ancora stata alcuna validazione da parte del ministero della salute”.

E’ quanto chiariscono fonti del ministero della Salute. I test rapidi attualmente in sperimentazione negli aeroporti, già validati, agiscono invece sulla raccolta di secrezioni di naso e gola come i noti tamponi molecolari.

 

Oms: la quarantena sia di 14 giorni

L’Oms, intanto, “sta seguendo le discussioni” sull’accorciamento della quarantena per i contatti di chi è positivo al Covid-19, ma “difende la raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire la trasmissione del virus”. Lo afferma l’ufficio europeo dell’Oms commentando l’ipotesi avanzata in Francia di ridurre il periodo a sette giorni. “Questa raccomandazione – aggiunge l’Organizzazione – è basata sui dati disponibili sul periodo di incubazione; in sostanza il periodo medio è di 4-5 giorni, con un limite superiore di 14 giorni”. “Alcuni paesi – continua l’Oms Europa – stanno valutando una riduzione del periodo di quarantena combinata ad una attività di test, prendendo in considerazione sia le evidenze scientifiche che fattori sociali.

L’esempio francese può essere visto come quello di un paese che adatta la propria risposta al virus all’accettazione delle misure da parte del pubblico per poter aumentare l’adesione. Noi stiamo seguendo queste discussioni, ma difendiamo la nostra raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire una ulteriore trasmissione”.

Dopo la conferma dell’Oms il ministro della Salute Roberto Speranza “c’è un dibattito aperto ed ora l’opinione prevalente è che si deve approfondire perchè si può ipotizzare una riduzione ma la valutazione la faremo con il Cts anche con gli altri Paesi Ue. Ci sono diverse soluzioni, noi ci inspiriamo al principio di prudenza”.

 

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