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17:16pm21 Dicembre 2020 | mise à jour le: 21 Dicembre 2020 à 17:16pmReading time: 5 minutes

In cerca dello spirito di Natale. Cosa serve? Creatività e connessione internet!

Ansa – Lo spirito del Natale, quel sentimento di empatia che ci prende durante questo periodo, che ci apre agli altri, quell’aria religiosa che s’infonde magicamente anche tra i più laici, quel mood capace di cambiarci, come capitò all’arido Scrooge del lontano ma evergreen Canto di Natale di Dickens toccandogli il cuore, dov’è alla fine di questo anno horribilis con le immagini delle bare portate via dai mezzi militari quella notte di marzo a Bergamo e dei sanitari distrutti dalla fatica del superlavoro per l’emergenza Covid che ci resteranno impresse per sempre?

L’atmosfera del Natale c’è ma è diversa dagli altri anni, alle classiche parole di augurio, gioia e serenità si aggiunge stavolta la salute prima di tutto.

L’albero addobbato che è uno dei simboli delle festività è stato preparato da tempo, in tutto il mondo la tendenza, con l’immancabile hasthag (#ChristmasInNovember) e testimonial famosi come Mariah Carey e i Ferragnez, è stata: via ai decori già a novembre affinchè la casa, che in questi mesi è diventata il nostro mondo accogliendo tutto – il lavoro, lo studio, il cinema e non solo – attiri quella positività contagiosa delle feste.

Un negozio di decorazioni natalizie

Non a caso è il bianco, segno di speranza e di rinascita, il colore dominante per le palline di vetro e le lucine che già da un paio di anni impazzano tra i festoni, sono diventate la scia luminosa per attirare la positività e recuperare quella gioia di cui siamo nel 2020 in astinenza totale. E bianco, con segni di oro e metallo, è anche il colore moda di questi giorni secondo le proposte degli stilisti.

La solidarietà

E’ un Natale che si porta dentro angosce e lutti vissuti in tante famiglie – abbiamo superato i 60mila morti in Italia e oltre 1 milione e mezzo nel mondo – la crisi economica che attanaglia,  il virus che ha scoperchiato la profonda disuguaglianza sociale e ampliato il divario tra i ricchi e il resto della popolazione sempre più povero come pure il rapporto Censis ha sottolineato appena il 4 dicembre,  con le vie dello shopping con tante serrande chiuse, con la solidarietà che le grandi difficoltà di questi mesi ha reso una pratica concreta e urgente ancora oggi – l’aiuto al vicino, i pacchi alle famiglie bisognose, la raccolta di viveri che senza sosta le associazioni continuano a fare per persone che davvero non sanno come andare avanti, le buone pratiche di tanti comuni e città come Torino Natale Solidale per citare un solo esempio.

Le misure per il contenimento della pandemia, per evitare che gli incontri durante le feste generino una terza ondata violenta di coronavirus, ci impongono un distanziamento a Natale che ci fa davvero fatica, ci intristisce pur essendo consapevoli che è responsabilmente necessaria. Ma allora come fare? Proviamo a studiare un modo per salvare lo spirito delle feste e reinventarlo. Cosa serve: creatività e una buona connessione internet!

Le emozioni legate al Natale sono così forti che, come riporta il Los Angeles Times, la sola vista di immagini legate ad alberi, luci e slitte ha il potere di rendere più felici.

La famiglia

Al centro delle feste c’è la famiglia, i nonni e i più piccoli. Quest’anno meglio non incontrarsi per non mettere a rischio la salute delle categorie più fragili ma così come accaduto durante i giorni bui del lockdown una videochiamata ci unirà. Le famiglie più smart possono organizzare una videoriunione su zoom, un coro di auguri ciascuno dalle proprie case e magari da città diverse ci farà sentire meno soli con la tecnologia in connessione che ci riunisce come davanti ad un immaginario focolare.

 

Le case abitate in questo anno come non mai diventano a Natale un presepe vivente dove cercare armonia e dove aspettare l’Epifania, la rivelazione del divino che oggi assume un significato particolare, a maggior ragione se siamo cattolici.

E poi i bambini. “Il Natale è una delle festività senza dubbio più sentite dai bambini. Nonostante la situazione che stiamo vivendo, è fondamentale che i genitori riescano a ricreare la magia e l’atmosfera di questa festività, rispettando la ritualità delle tradizioni vissute dalla propria famiglia.

Nell’attesa dell’arrivo del Natale –  spiega la pedagogista del Baby College di Monza, Mariarosa Porro – dovremmo investire sul tempo da dover trascorrere nella propria casa dando valore a tutti quei dettagli che arricchiscono l’atmosfera natalizia. Dedichiamo ai nostri bambini il tempo necessario per permettergli di scrivere o disegnare i loro desideri sulla classica letterina Babbo Natale, e poterla arricchire di dettagli decorativi che incentivano lo sviluppo del senso del gusto e del bello. Cuciniamo i biscotti homemade inondando la cucina di quell’odore speciale, e  proviamo a personalizzare la tazza del latte attraverso il riuso creativo di materiale di riciclo, per dare valore ad una merenda davvero speciale per le renne e Babbo Natale”.

Recuperare le ricette di famiglia

Anche scartare i regali può diventare un momento di “videocompagnia” per condividere il momento anche con zii, nonni e amici che non sarà possibile incontrare. La lista dei regali è tutta da scrivere ma quest’anno un trend anglosassone è entrato di prepotenza anche da noi, sempre nella direzione della casa accogliente: i matching pajamas natalizi, pigiami e abbigliamento da casa a tema natalizio declinati per tutta la famiglia.

Se poi si fa recapitare a casa di amici e parenti ci si scambiano le foto la mattina di Natale tutti vestiti a tema (il mitico maglione con la renna indossato da Colin Firth in Bridget Jones ci ricorda qualcosa) al posto degli abbracci e degli auguri dal vivo. Impegnarsi nel recupero delle ricette culinarie tradizionali di famiglia, ci darà ancora di più il senso dei valori importanti come pure una bella passeggiata tra le luminarie.

 

 

 

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