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19:20pm20 Aprile 2021 | mise à jour le: 20 Aprile 2021 à 20:01pmReading time: 4 minutes

Rosa Maria (Rosemary) La Posta: musica ed insegnamento a sostegno degli altri

Rosa Maria (Rosemary) La Posta: musica ed insegnamento a sostegno degli altri
Photo: Foro Aron RosenzweigRosa Maria La Posta alias December Rose

di Francesca Sacerdoti     sacerdoti.francesca@gmail.com

Rosa Maria (Rosemary) La Posta, alias December Rose, è una giovane donna piena di talento: cantante, vocal coach ma anche in qualche modo life coach vista la sua attenzione verso il prossimo.

«Sono parti di me fortemente integrate tra di loro, perché se non mi occupo di una, sento come se qualcosa mancasse. La musica nutre la mia creatività ed il modo di esprimere me stessa, ma sento anche che se facessi solo questo non sarei in grado di donarmi al prossimo. Ed è qui che sento che il vocal coaching, o il coaching in generale è così importante per me. Sono stimolata nel cercare di trovare il modo per aiutare l’altro».

 

Insegnamento e dedizione

«Mia mamma direbbe che ho cominciato a cantare da quando avevo il pannolino» – racconta Rosemary – «sentivo che era qualcosa che avevo bisogno di fare». Successivamente, ancora all’università, inizia ad insegnare. «Penso che insegnare sia guidare le persone e venire loro incontro per poterle condurre là dove vogliono arrivare. Dopo i primi sei mesi di insegnamento che ho odiato, finalmente ho trovato la mia strada: il connettermi con i miei studenti mi ha portato a realizzare che il programma di insegnamento non può essere uguale per tutti. È qualcosa che deve essere fatto su misura. Ci sta molta gratificazione nello sviluppare dei legami con gli studenti per meglio aiutarli. Ho visto che solo creando queste relazioni e capendoli meglio ero in grado di contribuire di più alla loro vita. Alla fine – continua –  ne ho realizzato i benefici e piano piano ho iniziato ad avere sempre più studenti con problemi, problemi mentali, a scuola come il bullying. E presto le lezioni di musica si sono trasformate in qualcosa di più: una forma di sfogo e di terapia».

Rosemary sta anche sviluppando un progetto molto interessante, un documentario sulla sua vita che sarà di prossima uscita «per mostrare alla gente il contesto dal quale provengo, e la maniera in cui sono cresciuta; l’esperienza in casa mia quando ero giovane e come questa mi ha influenzato e come ancora mi faccia lottare. – spiega -. E’ un documentario su di me, nei miei primi anni, che scopro la musica, che vivo con qualcuno con problemi di salute mentale e come questo mi abbia toccato. Su quando sono stata sotto contratto con una casa discografica e di come è stato ricominciare dopo aver lasciato quell’etichetta. Sento questo come il mio primo vero momento in cui mi metto a nudo attraverso anche i miei problemi personali».

 

Il ruolo della musica

December Rose, questo il suo nome d’arte, ha anche all’attivo diversi importanti successi come cantante solista, come il singolo Raise Your Voice, che ha scalato le classifiche americane facendole vincere New Artist of the Year per New Music Weekly e l’intenso brano When We Were Young anch’esso passato per le radio di tutto il nord America. Ma la giovane cantante collabora e fa parte anche di due importanti band di Montréal , Soul Attire e SoulStation Orchesta, accanto ad altri grandi professionisti. Per lei la musica ricopre un ruolo fondamentale della sua vita «forse perché ho sofferto d’ansia o perché magari sono sempre stata una persona che pensa troppo, ma – racconta – ho difficoltà a separare la parte di me più emozionale da quella più performante.

Siccome ero così ansiosa ed anche timida, fare musica era per me molto stressante all’inizio. Era molto strano perché era come se il mio cervello mi impedisse di esibirmi e di esprimermi. Alla fine sono migliorata, anche perché più fai più sviluppi una tua capacità. Ritengo che la musica per me sia terapeutica perché nel momento in cui sono in grado di scrivere una canzone o le sue parole mi sento orgogliosa di aver creato qualcosa».

La locandina di Raise Your Voice

Con nel prossimo futuro il suo nuovo album Raise Your Voice ed il suo documentario, e con altri due progetti in cantiere per il 2022, Rosemary di certo non resta con le mani in mano e confida un importante consiglio per meglio sostenersi in questi difficili tempi «Penso che una buona cosa da fare sia quella di disegnare una tavola degli obiettivi per non perdere quel fuoco che si aveva prima del covid riguardo alle cose che ci rendevano e rendono appassionati».

 

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