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18:04pm10 Agosto 2021 | mise à jour le: 10 Agosto 2021 à 18:04pmReading time: 6 minutes

L’accessibilità alla giustizia per le persone anziane

L’accessibilità alla giustizia per le persone anziane
Photo: Foto cortesiaLe persone anziane hanno diritto alle risorse giudiziarie tanto quanto le altre persone

di Margherita M. Morsella, avvocata

Durante questa pandemia, il mondo intero ha espresso la sua indignazione ed opposizione per gli abusi e le sofferenze inflitte agli anziani. Anche gli uffici delle Nazioni Unite si sono mobilitati per combattere questo fenomeno ed hanno scelto per il 2021 il tema “Accessibilità alla giustizia per le persone anziane”.

Infatti, l’accessibilità alla giustizia è fondamentale per qualsiasi persona, compresi gli anziani quando c’è bisogno di denunciare un abuso o un crimine commesso contro la persona. Se le ruote del sistema giustizia girano lentamente non si potrà eliminare questo grave torto commesso verso gli anziani.

Bisogna dunque che le persone anziane non siano escluse dal sistema e che i loro diritti fondamentali prevalgano per assicurare che non vengano maltrattate. Bisogna promuovere tra di loro la consapevolezza sul fatto che hanno diritto alle risorse giudiziarie tanto quanto le altre persone. Sembra che per il futuro le Nazioni Unite vogliano creare una Convenzione particolare per difendere i diritti degli anziani.

Ma oggi come oggi, non è facile per niente, sia per l’anziano che per i loro familiari, denunciare gli abusi o ottenere la giustizia dovuta.

Il sistema attuale non facilita l’accessibilità alla giustizia e non protegge adeguatamente gli anziani contro i maltrattamenti. Anche prima della pandemia, gli abusi ed i maltrattamenti erano scandalosi ma a parte i voluminosi e numerosi rapporti di commissioni, associazioni ed altri enti, niente di veramente concreto è stato fatto per eliminare la piaga.

L’accessibilità alla giustizia è un presupposto essenziale per la tutela e la promozione di tutti gli altri diritti umani e comprende:

– il diritto ad un processo equo;

– parità di accesso e parità dinanzi ai tribunali;

– ricercare ed ottenere rimedi giusti e tempestivi per le

violazioni dei diritti.

La mancanza di accesso all giustizia incide sulla capacità della persona anziana di esercitare pienamente tutti gli altri diritti umani compreso il diritto alla salute, il diritto ad un’adeguata protezione sociale, il diritto di vivere nella dignità.

 

Alcuni impedimenti all’accessibilità alla giustizia:

Gli anziani non hanno accesso all’informazione e non sono al corrente dei loro diritti. In più, hanno paura di denunciare quelli che li abusano come i badanti, i parenti, amici o vicini. Molti di loro sono scoraggiati del costo degli avvocati per fare un processo. Sanno anche che i processi sono lunghi, stressanti e complicati e che prima di andare in tribunale ci vuole molto tempo. Se hanno il coraggio ed il denaro per fare causa spesso volte non vengono creduti, tra le altre ragioni, a causa della loro memoria che svanisce.

In generale molti anziani, ed i loro familiari, credono che non ne valga la pena e non hanno molto fiducia nel sistema che secondo loro non è adatto per loro. Avrebbero bisogno di un sistema meno complicato, di accompagnamenti e di molto più supporto.

In teoria “la legge sui servizi di salute e servizi sociali” riconosce i diritti dell’utente di essere informato sul suo stato di salute e delle cure offerte, di ricevere servizi di salute e servizi sociali personalizzati ed adeguati, di poter consultare il fascicolo confidenziale di salute, d’essere aiutato o rappresentato da una persona scelta da lui, d’essere trattato in maniera cortese, giusta, sicura e rispettosa.

 

Ma l’anziano cosa può fare?

Prendiamo l’esempio di una situazione di abuso in uno dei tanti CHSLD del Québec. Come già scritto nell’articolo precedente dal titolo “Il Maltrattamento degli anziani è ancora un tabù?” (pubblicato nell’edizione del Corriere Italiano dell’8 luglio 2021, pagina 4), il 64% del personale ha ammesso di aver maltrattato un anziano in queste strutture.

Ma una persona anziana cosa può fare? Se è afflitto da demenza oppure dall’alzheimer non ricorderà i fatti relativi all’abuso e non potrà raccontare niente sulle persone che lo hanno abusato. Se l’anziano ha segni evidenti di abuso come lesioni alla testa, braccia, gambe, viso e così via, i familiari o una persona interessata, potranno chiedere spiegazioni all’infermiere o dirigente della struttura. Quest’ultimi hanno il dovere di fare un rapporto per scoprire cosa è successo. Ma avendo solo la versione di chi bada o lavora senza poter ottenere la versione della vittima (perché demente) non si va troppo lontano.

Si può fare denuncia al “Commissaire aux plaintes” e, se non si è soddisfatti della loro decisione, che devono rendere entro 45 giorni, si può andare davanti al “Protecteur du citoyen”.

Esiste anche un “Centro di assistenza e di accompagnamento per le denunce” (https://fcaap.ca/les-caap/; tel. 514-861-5998, situato al 4900 Jean-Talon ovest, ufficio 210, Montréal). Sul web esiste un formulario per fare una denuncia sia per voi stessi che per un’altra persona. Bisognerebbe documentarsi bene sulla situazione di abuso con fotografie, registrazioni, e testimonianze. Se non siete soddisfatti della decisione del “Protecteur du citoyen”, potete andare davanti alla Corte civile.

Alcune misure sono state messe in atto dal governo provinciale:

– piano d’azione governativo per contrastare il maltrattamento degli anziani 2017-2022;

– Legge per combattere il maltrattamento degli anziani (L-6.3 – Loi visant à lutter contre la maltraitance envers les aînés et toute autre personne majeure en situation de vulnérabilité 2017-2018);

– adozione di una politica per combattere i maltrattamenti nella sanità pubblica e nei servizi sociali;

– segnalazione obbligatoria per determinate situazioni di

maltrattamento;

– normative sul rispetto dei meccanismi di vigilanza e

supervisione nei CHSLD entrate in vigore nel 2018;

– politica in materia di alloggi ed assistenza e servizi a lungo termine avviata nel 2021.

Come potete vedere c’è una grande volontà di voler aiutare le persone in situazione di vulnerabilità ma bisogna passare dal teorico al pratico. Bisogna che la popolazione sia al corrente delle leggi e dei ricorsi possibili e che non abbia paura di denunciare gli abusi per non lasciare nessuno indietro e indifeso.

 

Le risorse

– Protecteur du citoyen 1-800-4635070.

– Centre d’assistance et d’accompagnement aux plaintes

(CAAP) 514-861-5998.

– Linea Soccorso Aiuti Anziani 1-888-489-2287. Sul sito (https://www.aideabusaines.ca/communautes-culturelles/) c’è una sezione in italiano che spiega i servizi e la problematica.

– Juripop 514-705-1637.

 

 

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