Il Presidente Gino Berretta annuncia il risanamento definitivo del debito
Era la notizia che la comunità italiana aspettava da tempo: il presidente della Casa d’Italia Gino Berretta ha annunciato che il famoso debito di 3 milioni contratto dalle precedenti amministrazioni dello storico edificio inaugurato nel 1936 è ormai cosa del passato.
Il traguardo è stato raggiunto durante la prima settimana di novembre e i creditori, nella fattispecie la Caisse Desjardins, sono stati rimborsati.
Ma come si è arrivati a questa felice conclusione?
Lo spiega il presidente stesso, visibilmente contento di essere riuscito ad ottenere questo grande risultato: «Innanzitutto – afferma – non è stata una cosa facile. Anche a me all’inizio appariva come un ostacolo difficile da superare. Ma io e il consiglio d’amministrazione non ci siamo scoraggiati, nonostante la pandemia che ha reso le cose ancora più difficili e complicate di quello che già erano, e siamo andati avanti bussando a tutte le porte possibili finché si è aperta quella, grande, di Mirella e Lino Saputo che hanno voluto mettere quel milione che mancava per arrivare ai 3 che bisognava rimborsare.
La cosa “strana” – continua Gino Berretta – è che gli altri grandi organismi della comunità italiana, CNIC, FCCI, CIBPA, Centro LdV non hanno contribuito granché a questa causa eppure la Casa d’Italia appartiene anche a loro. Spesso le associazioni e gli organismo della nostra comunità chiedono ai cittadini soldi per questa o quella causa ma non per la grande “Causa” quella con la “C” maiuscola, quella della Casa d’Italia, monumento simbolo della nostra emigrazione, luogo storico di identità della comunità, costruito dai nostri padri per la nostra comunità, che non ha eguali in altre comunità, a Montréal e in tutto il Canada. Sono riuscito a convincere tante persone a fare un dono facendo leva proprio su questo sentimento di appartenenza. Non ci dormivo la notte; ogni giorno pensavo: chi potrebbe darci ancora 20.000, 30.000 o 50.000$?
Poi il “tetto” dei 3 milioni è stato raggiunto tutto di un colpo. E per questo devo ringraziare sia Mirella e Lino Saputo, sia tutti coloro che hanno contribuito con quello che potevano, sposando la causa che la Casa d’Italia è un edificio che appartiene a tutta la nostra comunità. Adesso – aggiunge – posso iniziare a dormire tranquillo!»
Si riparte di slancio
«Ora la Casa d’Italia – sostiene il suo presidente – può iniziare a vivere una nuova fase della sua esistenza per vari motivi. Il primo è che nel consiglio d’amminstrazione sono entrate nuove persone tra cui alcuni giovani che porteranno sicuramente idee nuove e nuove energie, tutte cose di cui abbiamo bisogno e il secondo motivo è che grazie all’incessante lavoro della direttrice generale Giovanna Giordano, tutti gli ambienti della Casa sono stati affittati, spesso i locali vengono preontati per cerimonie o assemblee, e questo ci permette di far quadrare meglio il bilancio.
Ma non à finita qui perché ora vogliamo mettere in piedi una Biblioteca e far funzionare come si deve l’Archivio che non è una cosa fine a se stessa perché custodisce e custodirà la nostra storia di emigrati. Ma ora si pone davanti a noi un’altra sfida: come e dove reperire i soldi per far funzionare gli Archivi e la Biblioteca? Da sola la Casa d’Italia non può sostenere queste spese. Gli Archivi appartengono alla nostra comunità e la nostra comunità, i nostri organismi, le nostre associazioni se ne devono fare carico in qualche modo.
Comunque, ora che questo peso del debito non c’è più, il 2022 si presenta bene. Tornerà il Gala, tornerà il torneo di golf, ci saranno nuove iniziative e con l’entusiasmo dei nuovi membri del consiglio d’amministrazione la Casa si avvia verso un bel periodo della sua esistenza.
Io – conclude Gino Berretta – rimarrò in carica come presidente ancora un anno o poco più, il tempo necessario per assicurarmi che con delle basi solide alle spalle si potrà navigare verso nuovi orizzonti».
Il nuovo consiglio d’amministrazione
Presidente: Gino Beretta
Vicepresidente: Perry Mazzanti
Tesoriere: Vincenzo Belmonte
Consiglieri: Sabino Grassi, Sal Guerrera, Tony Zara, Joe Fratino Agata De Santis, Carlo Scalzo, Lina Simeone, Anthony Giammaria, Celina Toia, Michael Arcaro.