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15:30pm17 Maggio 2022 | mise à jour le: 17 Maggio 2022 à 15:33pmReading time: 5 minutes

Incontro con Carmine D’Argenio, presidente della CCIC, la “pietra angolare” del commercio Italia-Canada

Incontro con Carmine D’Argenio, presidente della CCIC, la “pietra angolare” del commercio Italia-Canada
Photo: Foto ArchivioCarmine D'Argenio, presidente CCIC

di Gian G.Pollifrone  –  ggpollifrone@yahoo.ca

La Camera di Commercio Italiana in Canada (CCIC),  nata nel 1964, è stata fondata a Montréal da un gruppo di imprenditori ed operatori economici desiderosi di aumentare gli scambi commerciali con l’Italia.

«La nostra Camera, – spiega il Presidente Carmine D’Argenio, al suo secondo mandato – ufficialmente riconosciuta dal Governo Italiano, è un punto di riferimento per le imprese che intendono internazionalizzarsi e che guardano con interesse al Canada e al Nord-America. Offriamo servizi specializzati alle imprese che hanno obiettivi commerciali in Nord-America o che vogliono investire in questo continente.

I nostri servizi sono personalizzati per rispondere alle esigenze specifiche dei nostri clienti e finalizzati a raggiungere i loro obiettivi di business. Sul mercato canadese siamo un riferimento importante per gli enti istituzionali, accademici e per la business community locale, e manteniamo delle relazioni professionali solide con ogni livello di governo. Abbiamo anche creato partnership in settori strategici per imprese sia italiane, sia canadesi.

Siamo un’organizzazione associativa con soci che rappresentano la business community, il mondo accademico e dell’innovazione del Québec. Operiamo senza appartenenza di partito e non abbiamo fine di lucro. Crediamo negli scambi commerciali Italia-Canada e nei partenariati tra imprese canadesi ed italiane, sosteniamo attività per incoraggiare e rafforzare le relazioni d’affari tra i due paesi. Imprenditori, manager, professionisti, ricercatori seguono le nostre attività per conoscere i trends di mercato, le opportunità d’affari e per confrontarsi con altre parti interessate. Le attività camerali sono dei veri e propri “happenings” sulla scena montrealese».

 

L’expertise della CCIC

Le imprese italiane interessate al mercato canadese possono contare sulla CCIC. La rete locale di imprese e di business è forte, affidabile ed aperta a collaborazioni con imprenditori stranieri, in modo particolare con imprenditori italiani. «Conosciamo il nostro mercato, la nostra politica, la nostra cultura d’affari. Spesso una prospettiva locale può aiutare un’impresa italiana a prendere una decisione, può accelerare i tempi d’integrazione e può aiutare a risolvere imprevisti. Prepariamo per loro studi di mercato e piani di marketing su misura per i nostri clienti italiani. Tra questi, ci sono clienti pubblici, ad esempio le Regioni che vogliono promuovere gli imprenditori del loro territorio, e singoli imprenditori che si rivolgono a noi per essere accompagnati nel loro percorso sia per installarsi qui che per commercializzare i loro prodotti.

Carmine D’Argenio

Ci siamo specializzati nei settori più rilevanti per il Made in Italy tradizionale, vino, agroalimentare e turismo, l’alta tecnologia, l’aerospazio e le tecnologie verdi, l’intelligenza artificiale. Conosciamo bene i vari settori e collaboriamo con le associazioni ed i clusters».

Per gli imprenditori italiani il Canada, paese a reddito elevato, ricco di materie prime, con un settore agricolo avanzato e con una importante base industriale, suscita l’interesse per costruire rapporti tecnologici e di business. Inoltre la stabilità del sistema politico ed economico, la presenza di regole certe e di uno Stato di diritto, le condizioni del mercato del lavoro, il costo dei fattori di produzione e di accesso al credito, unitamente all’apprezzamento dei prodotti italiani e alla politica di apertura al commercio internazionale seguita tradizionalmente dal Canada, lo rendono un mercato estremamente appetibile per le aziende italiane interessate ad accrescere le proprie esportazioni o ad internazionalizzare la propria produzione.

 

L’organizzazione

«La Camera è governata da un Consiglio di Amministrazione di 17 membri me compreso, per la maggior parte imprenditori di grande esperienza – illustra il Sig D’Argenio – in grado di indirizzare le azioni del Consiglio in modo efficace ed efficiente. La squadra operativa è poi composta da nove professionisti di cui una si trova in Italia e costituisce il collegamento con imprese e pubbliche amministrazioni locali».

 

I prossimi eventi

Tra le iniziative più qualificanti della CCIC la 4° edizione del Canada-Italy Business Forum on Artificial Intelligence, finalmente anche in presenza oltre che online. Argomenti di punta la Sicurezza informatica, economia sostenibile e circolare, oggi argomenti di grande attualità.

«Non vogliamo però dimenticare i nostri oltre 500 soci e per loro, dopo 9 anni, viene organizzato un torneo di golf in settembre a Laval-sur-le-lac, corredato da un menu gastronomico autenticamente italiano. Infine voglio ricordare l’importanza del Premio Venezia, nato per riconoscere le collaborazioni ed onorare le imprese, le istituzioni e le famiglie che si sono distinte nel mettere in moto, mantenere ed incrementare i rapporti tra Italia e Canada».

Occorre anche ricordare che nel Mondo sono state create altre 78 Camere di Commercio simili, e che quella di Montréal che si è distinta ed è stata riconsciuta terza in ordine di importanza.

 

Gli accordi commerciali Italia-Canada e Canada-USA-Messico

Dal settembre 2017 è in applicazione provvisoria il CETA “Comprehensive Economic and Trade Agreement” tra l’Unione Europea ed il Canada. L’Accordo, oltre alla liberalizzazione pressoché totale delle linee tariffarie, prevede misure quali l’apertura degli appalti pubblici canadesi alle imprese europee, la protezione di una serie di indicazioni geografiche, l’agevolazione degli spostamenti dei lavoratori ed un trattamento privilegiato in materia di investimenti.

Il Canada è altresì parte dal 1994 di un Accordo di libero scambio con gli USA ed il Messico (NAFTA), rinegoziato nel 2018 in USMCA (CUSMA nella dicitura canadese), è entrato in vigore il 1° luglio 2020.

 

I volumi degli scambi Italia Canada

Per quanto riguarda gli scambi bilaterali, i dati dell’Agenzia Nazionale di Statistica canadese, Statistics Canada, mostrano che nel 2020 l’Italia, nonostante la crisi, determinata dal Covid-19 si è confermato il settimo Paese fornitore in assoluto, secondo fornitore europeo, dopo la Germania. La bilancia commerciale è stata favorevole all’Italia con un saldo positivo molto rilevante, nell’ordine dei 5,3 mld CAD.

Tra i principali comparti dell’export verso il Canada figurano macchinari, autoveicoli e mezzi di trasporto, bevande e alcolici (vino in particolare) e prodotti alimentari. In quest’ultimo settore l’Italia è il primo fornitore europeo del Canada (quarto a livello mondiale).

 

 

 

 

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