In primo piano
21:07pm18 Novembre 2022 | mise à jour le: 18 Novembre 2022 à 21:07pmReading time: 5 minutes

Il grido d’allarme e di dolore del Club di Bocce l’Acadie e del Club de l’âge d’or Marcelin-Wilson

Il grido d’allarme e di dolore del Club di Bocce l’Acadie e del Club de l’âge d’or Marcelin-Wilson
Photo: Foto cortesiaUn momento della conferenza stampa. Da sin., i consiglieri Giovanni Rapanà, Effie Giannou e Chantal Rossi; Margherita Morsella, presidente Comites Montréal e Cecilia Fazioli

Il contratto d’affitto dei locali dove si riuniscono non sarà rinnovato dall’arrondissement di Ahuntsic-Cartierville

Sorpresa, preoccupazione e rabbia per i 450 membri del Club di bocce l’Acadie e del Club de l’âge d’or Marcelin-Wilson che, a meno di sorprese o ripensamenti, entro il mese di luglio del 2023, dovranno lasciare i locali, con tanto di bocciodromo, siti al 10.526 del boulevard de l’Acadie, nell’arrondissement di Ahuntsic-Cartierville, nei quali sono soliti incontrarsi da 20 anni per svolgere le loro attività ricreative e praticare lo sport delle bocce.

Nell’agosto scorso Émilie Thuillier (Projet Montréal), sindaca del suddetto arrondissement, aveva avvisato tramite lettera i due Club che la sua amministrazione non intendeva rinnovare il contratto d’affitto dei locali, in scadenza alla fine del 2022, con proroga (dopo discussioni) al luglio 2023, perché divenuto troppo caro. Nella lettera l’amministrazione dell’arrondissement indicava come soluzione alternativa che sarebbero stati messi a loro disposizione delle fasce orarie presso il Centro comunitario di Bordeaux-Cartierville (1404 boul. Henri-Bourassa Ovest) e nel seminterrato della chiesa di Saint-Simon-Apôtre (145 rue de Beauharnois Ovest), «locali – specifica la lettera – che permetteranno di mantenere i servizi ai vostri membri ad eccezione della pratica al coperto del gioco delle bocce» che, secondo l’arrondissement, dovrà essere praticato nei parchi durante l’estate.

I suddetti locali sono di proprietà dell’imprenditore Raffaele Di Lillo, proprietario del Club di Golf Métropolitain, che si era detto comunque disposto a rinnovare il contratto d’affitto all’arrondissement per altri 5 anni.

 

La conferenza stampa

Un centinaio di anziani dei due Club, in compagnia di Chantal Rossi, consigliera municipale di Montréal-Nord e portavoce dell’opposizone ufficiale (Ensemble Montréal) in materia di anziani, di Giovanni Rapanà, consigliere municipale del distretto di R.d.P., e di Effie Giannou, consigliera del distretto di Bordeaux-Cartierville, hanno convocato, il 17 novembre, una conferenza stampa per denunciare l’espulsione dai locali, invitando la sindaca di Montréal Valérie Plante a riconsiderare tale decisione.

«Dopo l’una lunga pandemia, l’amministrazione municipale – ha dichiarato Cecilia Fazioli, portavoce del Club Marcelin-Wilson –  ci toglie ciò che ci tiene mentalmente e fisicamente attivi invitandoci invece a giocare a carte. Ci sentiamo traditi e abbandonati!». Per la signora Fazioli sono possibili due opzioni: il rinnovo del contratto di locazione o la garanzia che un altro locale adatto alla pratica delle bocce sia messo a disposizione 365 giorni all’anno, estate come inverno.

Visto che il contratto d’affitto costa 210.000$ l’anno abbiamo anche proposto all’arrondissement – sottolinea la signora Fazioli – di occuparci noi delle pulizie dei locali il cui costo ammonta a 30.000$ l’anno, sottraendo dunque questa cifra dal costo totale dell’affitto, ma la risposta è stata sempre negativa».

Diversi membri dei due Club hanno manifestato tutto il loro disappunto: «Alla nostra età – hanno detto – il Club è l’unica cosa che ci resta e fermarne le porte non è certo una buona idea». «Se chiude – ha aggiunto la signora Angelina – non avremo più un posto per giocare a bocce al chiuso. Dovremo andare altrove e finiremo per perderci di vista».

I membri dei Club e gli intervenuti alla conferenza stampa discutono della situazione

Preoccupazioni condivise in pieno dal consigliere Giovanni Rapanà secondo il quale non è possibile, anzi è controproducente, mandare degli anziani a giocare a bocce in altri quartieri dove ci sono i bocciodromi al chiuso come a Saint-Léonard o a R.d.P.: «Espellere questa “famiglia” da questi locali significa esporli all’isolamento e costringerli a rinunciare alla pratica fisica. Il gioco delle bocce nella maggior parte dei casi rimane il loro solo esercizio fisico. La solitudine – ha aggiunto – uccide, quella degli immigrati uccide due volte».

Chantal Rossi rincara la dose: «Non posso credere che dopo due anni e più che si parla di isolamento degli anziani a causa della pandemia, della necessità di offrire loro delle attività, di creare dei legami sociali e di mantenerli attivi, la sindaca dell’arrondissement dice che questi anziani potranno giocare solo a carte. Ma non è quello che vogliono! Quello che vogliono è muoversi e praticare questo sport adatto ai loro bisogni».

I membri dei due Club sperano che l’amministrazione Plante ascolti il ​​​​loro grido di dolore condiviso da numerosi organismi della nostra comunità come il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), il Consiglio Regionale degli Anziani Italo-Canadesi (CRAIC), la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese del Québec (FCCI), la Casa d’Italia, l’Associazione degli imprenditori e dei professionisti Italo-Canadesi (CIBPA), il Centro Leonardo da Vinci e il Comites di Montréal oltre che dalla Ministra degli Affari Esteri e deputata di Ahuntsic-Cartierville, Mélanie Joly, che ha inviato una lettera d’appoggio.

L’opposizione ufficiale (Ensemble Montréal) presenterà nel prossimo consiglio municipale una mozione di sostegno ai due Club affinché questi ultimi possano ottenere l’uso delle installazioni fornite dalla Ville de Montréal per la pratica del gioco delle bocce per un periodo di almeno 5 anni e questo 365 giorni all’anno, estate come inverno.

 

 

 

 

More Like This