A colloquio con Rick Sassano, presidente della CIBPA Montréal
Nata ufficialmente il 10 giugno del 1949, la CIBPA, l’Associazione delle Persone d’Affari e Professionisti Italo-Canadesi, uno dei principali organismi della comunità italiana, si occupa di promuovere e coltivare gli interessi e i contatti professionali e commerciali, oltre che quelli sociali e culturali, dei suoi membri e di esserne il loro portavoce.
Nel giugno scorso la sezione di Montréal della CIBPA ha rinnovato il suo consiglio d’amministrazione e nominato un nuovo presidente, Rick Sassano, il 35° della sua storia, che succede a Paolo Fortugno.
Nato a Montréal nel 1969 da madre d’origine calabrese e padre d’origine molisana, Rick Sassano è dottore commercialista (comptable professionnel agréé) da oltre 25 anni e da 15 è associato presso Raymond Chabot Grant & Thornton (RCGT), società specializzata nei servizi di contabilità, consulenza e consigli per le imprese ed i privati.
«Ho avuto un’infanzia un po’ difficile – spiega Rick – in quanto mio padre è deceduto piuttosto giovane, a 49 anni, e mia madre, a causa del suo decesso, ebbe una lunga depressione. Io e mio fratello maggiore abbiamo dovuto cavarcela contando sulle nostre forze ma ce l’abbiamo fatta. Lui è diventato ingegnere ed io contabile-commercialista.
Piano piano ho sviluppato e stabilito dei contatti, formato una clientela con ambizione, agilità e passione ed oggi, con la mia squadra, abbiamo un volume di 5000-6000 dossier attivi, con clienti che sono nel campo della costruzione, delle tecnologie, del commercio al detttaglio o sono professionisti, e un ufficio di consulenza in Africa per essere più competitivi.
Parallelamente allo sviluppo della mia carriera – prosegue il presidente – ho iniziato ad interessarmi alla CIBPA e alle sue attività stabilendo anche in questo caso dei contatti e occupandomi di dare una mano per l’organizzazione dei vari eventi in programma. È stata una cosa importante perché questi contatti mi hanno aiutato a crescere professionalmente e penso che ora, che sono a metà strada tra i più giovani e i più anziani, sia arrivato il momento di ridare, di restituire alla comunità quello che ho ricevuto».
Pensare in grande
«Soprattutto credo sia fondamentale, se vogliamo avere un futuro, integrare e coinvolgere nella nostra associazione e nelle nostre attività i giovani, la cosiddetta “next generation”. La loro realtà – continua Rick Sassano – è completamente differente da quella di 30-40 anni fa. Pensano in maniera diversa da come pensavamo noi all’epoca. La loro testa ragione in modo più “largo”. Si adattano più facilmente ai cambiamenti, hanno idee più creative rispetto alle nostre, pensano più in grande. Dobbiamo ascoltarli perché se non lo facciamo rischiamo di perderli per strada. Una volta, ad esempio, gli italiani si sposavano quasi sempre tra di loro. Oggi non più. Certe tradizioni, così come l’uso della lingua italiana, rischiano di perdersi. Non è nostro compito insegnare loro l’italiano, se non lo parlano o lo parlano poco. Per questo ci sono altri organismi della nostra comunità che appoggiamo pienamente. Ma se vogliamo continuare ad esistere, ad essere presenti, dobbiamo adattarci ai cambiamenti, dobbiamo modificare un po’ il nostro modo di fare tenendo, però, sempre presenti i nostri obiettivi. Per questo credo che la sfida più grande che abbiamo davanti è di portare la “next generation” all’interno dei nostri organismi».
Quali sono i progetti e le attività previste per il 2023?
«A parte la “next generation”, il secondo obiettivo – risponde il presidente – è di aumentare il numero di soci. Attualmente ne abbiamo 400, una quota a mio parere troppa bassa se pensiamo che nel Québec ci sono circa 250.000 persone d’origine italiana. La metà dei nostri membri è nella fascia di mezzo, ovvero un’étà compresa tra i 30 e i 50 anni mentre le altre fasce di età, quella dei più giovani e quella dei meno giovani, si attesta intorno al 25% ciascuno. Nel giro di 4-5 anni vorrei che questa quota salisse intorno ai 2500 membri.
Vogliamo, inoltre, valorizzare i nostri soci. Offrire loro una “card” che possa dare diritto ad avere dei privilegi. Offrire ai giovani o a coloro che vogliono avviare un’attività dei consigli su come, ad esempio, ottenere dei finanziamenti o mettere in piedi un’azienda, o su come fare per la contabilità. Creare una base di dati per chi cerca lavoro e altro ancora.
Per quanto riguarda le attività – prosegue – oltre naturalmente alle tradizionali borse di studio della Fondazione CIBPA a novembre, vogliamo tornare ad istituire, a settembre, il “Premio CIBPA” che manca da una quindicina d’anni, in modo da poter puntare i riflettori su quelle persone d’affari o professionisti che hanno avuto successo e creare interesse intorno all’evento.
Un’altra iniziativa già in cartellone è “L’Aperitivo”. Il prossimo sarà il 21 febbraio al ristorante “Palma”, in centro città, un evento fatto su misura per attirare la “next generation”.
Seguirà, in aprile, la cerimonia della “Personalità dell’anno” per la quale stiamo finalizzando le selezioni e introdurremo “Cibo & Vino”. Non 300-400 persone, massimo 100: “low volume, high network”. Nei grandi Gala ci si incontra, ci si scambia i biglietti da visita e si torna a casa senza concludere niente. Noi vogliamo che le persone che verranno a tale incontro possano avere il tempo di conoscersi, di discutere e magari di fare affari davanti ad un buon bicchiere di vino.
Ci sarà, inoltre, il “Business Connect”, una serie di incontri in presenza e online in cui ci si conosce e si parla d’affari.
Vorrei ricordare, infine, che nel 2024 la CIBPA compirà 75 anni, un traguardo che sarà adeguatamente sottolineato con una grande Gala a cui stiamo già lavorando per vedere e capire da dove siamo partiti e dove siamo arrivati e tutta la strada che abbiamo percorso pensando a quella ancora da percorrere».
Per informazioni: https://montreal.cibpa.com/en
Tel.: 514.254.4929 – info@cibpamontreal.com