Tre milioni di dollari per la Casa d’Italia

14:53 24 Maggio 2018

Lanciata un’importante campagna di raccolta fondi

Gino Berretta, presidente del c.a. della Casa d’Italia nel corso del lancio della campagna di raccolta fondi. Dietro a lui Joseph Broccolini e Sabino Grassi

Foto f_intravaia

Il 14 maggio scorso, alla presenza di numerose autorità, è stata lanciata ufficialmente una campagna di raccolta fondi con l’obiettivo di risanare il debito di 2 milioni di dollari accumulato nei confronti delle banche in seguito ai lavori di rinnovamento e di ingrandimento della Casa d’Italia terminati nel 2011.

«Il nostro “traguardo”, da raggiungere entro la fine dell’anno – ha spiegato Gino Berretta, presidente del consiglio di amministrazione della Casa d’Italia-Centro comunitaro della Piccola Italia (CCPI-Casa d’Italia) e responsabile della campagna di finanziamento, è quello di raccogliere 3 milioni di dollari per far ripartire la Casa d’Italia, per mantenere sempre vive la nostra storia e le nostre radici. Per questo facciamo appello alla generosità di tutti affinché la Casa possa ritornare ad essere il fulcro della nostra comunità e ad offrire tutte quelle attività che ha sempre offerto e altro ancora».

Per sostenere ancora meglio la campagna di raccolta fondi, l’imprenditore Joseph Broccolini, vicepresidente di “Construction Broccolini inc.”, compagnia fondata dal padre nel 1949, è stato nominato presidente d’onore della campagna di raccolta fondi.

«Per me è un onore e un gran piacere partecipare a questa importante iniziativa. La “Casa” – ha detto nel corso della conferenza stampa di presentazione – è un posto storico per gli italiani, spero che la campagna di raccolta fondi sia un gran successo; contiamo sulla vostra partecipazione per raggiungere il nostro obiettivo».

Nel rinnovare l’appello a tutta la comunità a partecipare a questa importante iniziativa, l’imprenditore Sabino Grassi, membro del c.a. della “Casa”, e copresidente della campagna di raccolta fondi, ha ricordato come «nel passato, furono tantissimi gli italiani che contribuirono, ognuno come poteva, con pochi centesimi o pochi dollari, a raccogliere quei soldi necessari per costruire un luogo come la “Casa” dove potersi ritrovare e celebrare insieme le feste importanti e, allo stesso tempo, la propria italianità. La nostra priorità come membri del c.a. – ha continuato – è che la “Casa” diventi un punto di riferimento per il senso di appartenenza delle generazioni più giovani ed un luogo d’incontro per le diverse comunità culturali che fanno parte della nostra città».  

Grassi ha aggiunto che, ancora prima del lancio ufficiale della campagna, sono stati già raccolti 500mila$, ai quali, si sono aggiunti i 25mila$ donati dalla Federazione molisana del Québec proprio in occasione della presentazione dell’evento. Chi ben comincia… è a metà dell’opera!

Per fare un dono on line visitare il sito: www.casaditalia.org/it/donnez o contattare gli uffici della Casa d’Italia al 514-271-2524.

 

Gli obiettivi della Casa d’Italia

·       Riunire gli archivi della nostra comunità e allestire un archivio web.

·       Ricerca e organizzazione della documentazione storica.

·       Accesso a libri e riviste italiane

·       Corsi di cucina italiana

·       Banchetti

·       Creare un museo permanente sull’emigrazione italiana

·       Ospitare esposizioni

·       Incrementare il Muro della memoria

 

 

UN PO’ DI STORIA

 

·       Nel 1934, l’allora sindaco di Montréal fece un dono alla comunità italiana di un lotto di terreno sito all’angolo delle vie Jean-Talon e Lajeunesse.

·       Su questo terreno sorse, inaugurata ufficialmente il 1° novembre 1936, la Casa d’Italia.

·       Fu costruita dall’architetto Patsy Colangelo in stile Art Déco.

·       Più di 4200 persone, gruppi e associazioni contribuirono finanziariamente al progetto.

·       Il 10 giugno 1940 la “Casa d’Italia” fu confiscata dalle autorità canadesi e gli italiani furono considerati “nemici di guerra”.

·       La “Casa d’Italia” fu restituita alla nostra comunità nel 1947.

·       Nel 2006 fu lanciata una campagna di raccolta fondi per rinnovarla e ingrandirla.

·       Nel 2011 ha riaperto le sue porte dopo 16 mesi di lavori di restauro ed ha celebrato il suo 75° anniversario nei locali ingranditi e rinnovati.

·       Dalla sua fondazione si sono susseguiti 20 presidenti. I più “longevi” sono stati Sam Capozzi (1979-1992) e Gaby Mancini (1997-2010)

 

 

 

 

 

  

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