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15:21pm6 Dicembre 2011 | mise à jour le: 6 Dicembre 2011 à 15:21pmReading time: 4 minutes

Omaggio ai giovani borsisti

 

   «Sono stato sempre fiero delle mie origini italiane. Ero cosciente di essere un privilegiato per aver avuto la possibilità di studiare all’università. Ho incontrato tanti giovani pieni di talento, intelligenti e ambiziosi ma che non avevano la possibilità di frequentarla. Questo è stato il motivo che mi ha spinto a creare, insieme ad Alfredo Gagliardi, Antonio Capobianco e altri, qualcosa per poter permettere ai giovani di continuare gli studi. Ciò che ci motivava era la voglia di creare una “relève” competente che avrebbe fatto l’invidia del Quebec».

   Con queste parole, il notaio Raphael Esposito, “decano” della nostra comunità e uno dei “padri fondatori” dell’Associazione delle persone d’affari e dei professionisti italo-canadesi (CIBPA), ha riassunto l’“essenza” del Gala del 50° anniversario delle Borse di studio CIBPA. Un Gala che ha distribuito 50 borse di studio: 2 da 4000$ per il livello “Dottorato”, 6 da 3000$ per il livello “Master”, 27 da 2000$ per il “Bachelor” e 15 da 1000$ per l’eccellenza scolastica.  

   Quello della CIBPA è il più importante programma privato di borse di studio in Canada. Le prime borse furono assegnate nel 1961 a 4 studenti: George Nicholo, Egidio Ferraro, Nicodemo Ieraci e Rosa Marcario. Cinquant’anni anni dopo la CIBPA ha distribuito – come ha ricordato il suo presidente Giovanni Chieffallo – 1750 borse di studio per un totale di 3,1 milioni di dollari. Chieffallo, rivolgendosi ai giovani vincitori, ha indicato loro due esempi da seguire, quello di Mariano De Carolis, direttore generale della Cassa Popolare Canadese Italiana e presidente del Gala del 50°, e Rita De Santis, presidente della campagna di raccolta fondi dal 2001, giunta al suo ultimo mandato (il suo posto verrà preso da Nick Di Tempora, presidente Mapei Americas e presidente del consiglio della Fondazione dell’Ospedale Santa Cabrini).

   «Sono profondamente convinto – ha detto De Carolis – che l’istruzione è un elemento indispensabile nella vita di ogni persona; un giovane che non frequenta la scuola per ragioni finanziarie è una grave perdita, non solo per lui stesso ma per la società e la comunità. Noi possiamo fare la differenza, possiamo aiutare quei genitori che, pur facendo tanti sacrifici, pur volendo far studiare i loro figli, non hanno i mezzi finanziari per farlo. Dobbiamo impegnarci affinché i giovani di buona volontà e di talento possano avanzare e riuscire. La Cassa ha sempre appoggiato gli studi e la formazione, la valorizzazione dell’educazione; nel corso degli anni ha donato, per organismi come la CIBPA, oltre mezzo milione di dollari. Spero che quello che facciamo alla Cassa serva d’esempio ad altre imprese; in questo modo i giovani non potranno dimenticare che la comunità italiana è stata con loro quando ne hanno avuto bisogno e continueranno ad essere fieri, come noi, delle loro origini italiane. E spero anche che gli studenti di oggi un giorno potranno essere i donatori di domani».

   Lo stesso concetto è stato ribadito anche dall’avv. Rita De Santis, che vinse la borsa di studio nel 1971 e che ha dedicato 10 anni della sua vita a valorizzare questo Programma. «Non bisogna mai dimenticare che nella vita per riuscire, c’è bisogno dell’aiuto anche degl’altri e la CIBPA ha contribuito al mio successo come a quello di altre persone. Come comunità quebecchese d’origine italiana è nostro dovere assicurarci che i nostri giovani accedano a pieno titolo nella nostra società. Poi sta a voi giovani fare del vostro meglio per assicurarvi il futuro senza dimenticare, nel futuro, quello che avete ricevuto dal passato».

   Infine, Gian Carlo Biferali, presidente del Programma di borse di studio e del comitato organizzatore del Gala, giunto anche lui alla fine del suo mandato (il suo posto verrà preso da Mike Goriani), ha ringraziato i donatori, gli sponsor, i membri della CIBPA, i volontari e tutti coloro che negli anni hanno lavorato per la riuscita di questo Programma: «Grazie al lavoro di tutte queste persone – ha detto – abbiamo permesso a 1750 studenti di continuare i loro studi e il loro sogno e sono molto fiero di aver partecipato, in quanto presidente del Programma al sogno di questi giovani».  

 

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