A fare gli onori di casa e, a prendere la parola per salutare il suo ritorno in Canada, sono stati il presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese Carmine D’Argenio, il presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi Pino Asaro, il consigliere del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Giovanni Rapanà e il sindaco di St-Léonard Michel Bissonnet. «Quello di Cornado – hanno detto – è stato il ritorno di un amico, un amico della comunità italiana (ricordiamo che Gian Lorenzo Cornado è stato Console generale d’Italia a Montreal dal 2000 al 2004), che si è sempre messo a disposizione della nostra comunità con la quale ne ha condiviso le battaglia e le conquiste come, ad esempio, l’inaugurazione, 10 anni fa, del Centro Leonardo da Vinci o l’arrivo di Rai Internazionale in Canada».
Anche il Console generale d’Italia a Montreal Enrico Padula ha voluto sottolineare lo stretto legame che Cornado ha saputo tessere con la comunità italiana di Montreal, una «comunità dinamica che ormai non cresce più numericamente, come nel passato, ma cresce a livello qualititivo, con le posizioni che assumono, con il contributo che possono dare alla società», ed ha voluto citare l’esempio dell’intervento della Fondazione Comunitaria che ha sostenuto anche finanziariamente l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole di Montreal là dove ciò è previsto. Un esempio e un modello da seguire per tutti. «La comunità italiana di Montreal – ha concluso – ti accoglie con grande affetto e con grande speranza di fare ancora molto insieme, sapendo di avere un grande amico ad Ottawa».
«Sono veramente felice di essere qui e vi sono grato per aver organizzato questo evento», ha detto da parte sua Gian Lorenzo Cornado. «Proprio qui, nel maggio 2004, vi salutai a conclusione della festa della Repubblica sapendo di dover lasciare Montreal. Speravo già allora di poter ritornare e non sapevo quanto tempo sarebbe passato. In tutti questi anni mi hanno accompagnato i ricordi stupendi di momenti passati insieme a St-Léonard, a Montreal, insieme a voi, perché i 4 anni trascorsi qui sono stati tra i più belli della mia vita professionale ma anche personale. L’emozione che provo oggi qui è la stessa forse che può provare un italo-canadese che dopo tanti anni passati fuori torna a casa perché sono profondamente e affettivamente legato a questa terra come lo siete voi.
Siete il nostro fiore all’occhiello – ha proseguito – e siete un punto di forza straordinario. Una straordinaria risorsa per l’Italia ma anche per il Canada. Siete i nostri migliori ambasciatori in Canada ma siete anche i migliori ambasciatori del Canada in Italia e questo è un punto di forza. Per me comincia una nuova grande avventura. Riparto esattamente come nel 2000 quando arrivai a Montreal; naturalmente con responsabilità maggiori. La mia responsabilità si riferisce non solo ai rapporti con la comunità italiana ma ai rapporti con il Canada, con il governo canadese, ai rapporti commerciali a livello scientifico, culturale. Vorrei rifare insieme a voi, su scala pancanadese quello che abbiamo fatto in 4 anni dal 2000 al 2004, perché per me la comunità italiana, italo-canadese, sarà una guida sicura, un punto di riferimento per muovermi attraverso il paese e rafforzare ancora di più il rapporto straordinario che c’è tra Roma ed Ottawa. E tra Roma e le singole province canadesi. Conto molto su di voi ma voi contate su di me. Lavoreremo insieme – ha concluso l’Ambasciatore d’Italia ad Ottawa – come un’unica grande squadra che ha un solo obiettivo: rafforzare la comunità italiana, italo-canadese, rafforzare l’immagine dell’Italia e avvicinare ancora di più questi due splendidi paesi».