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17:11pm25 Agosto 2016 | mise à jour le: 25 Agosto 2016 à 17:11pmReading time: 4 minutes

Terremoto nell’Italia Centrale, la testimonianza di Amalia Daniela Renosto, delegata del Quebec a Roma

Abbiamo raccolto questa mattina (pomeriggio per Roma) la testimonianza e le impressioni sul terremoto, che da due giorni ha sconvolto l’Italia centrale, di Amalia Daniela Renosto, delegata della Delegazione del Quebec a Roma.

«Innanzituto – ha detto al telefono – noi che siamo qui a Roma, almeno nella zona di Monteverde Vecchio dove abito, siamo stati svegliati da questa scossa di terremoto molto forte; il letto, i mobili, i lampadari, si sono messi a ballare e i gatti sono scappati dalla paura; quindi l’abbiamo percepita molto bene. Ovviamente, all’inizio, non sapevamo dove fosse l’epicentro, poi molto rapidamente abbiamo saputo che la zona più colpita era quella al confine tra le regioni del Lazio, delle Marche e dell’Umbria. Quando abbiamo cominciato a prendere visione di quello che era successo e visto quello che abbiamo sentito a Roma ci siamo detti: se noi l’abbiamo avvertita così forte immagino cosa dovesse essere in quelle zone! In base all’ultimo bilancio reso pubblico dalla Protezione Civile (PC) questa mattina comincia, purtroppo, ad emergere la vera ampiezza di questa tragedia.

L’ultimo bollettino ufficiale di questa mattina parla di 247 morti. La portavoce della PC ha utilizzato la frase: “bilancio ufficiale provvisorio”, questo lascia intendere che la conta delle vittime sarà molto più elevata.

In modo particolare i morti sono 190 nella zona di Rieti (Amatrice e Accumuli). A Pescara del Tronto ed Arquata, nelle Marche, le vittime accertate sono finora 57, però bisogna tener conto anche del fatto che quella zona è costituita da tanti piccoli paesini sparsi in zone di montagne e alcune non sono state ancora raggiunte o perché è crollato il ponte o perché le strade sono ostruite e sicuramente quando queste zone saranno raggiunte si scopriraranno, purtroppo, anche altre vittime.

Per quanto riguarda i feriti hanno utilizzato la frase “Feriti ospedalizzati”, quindi quelli che ufficialmente sono ricoverati in ospdale che al momento sono 264; hanno precisato che questo numero è in evoluzione.

Per quanto riguarda gli sfollati, quelli che purtroppo non hanno più casa o la loro casa è inagibile, si parla di 2500 persone. Ma queste sono le persone che hanno dormito nelle tende e nei rifugi allestiti dalla P.C. quindi se aggiungiamo a questo numero quelli che hanno dormito o dormono nella macchine o chi ha trovato rifugio da amici e parenti sicuramente il loro numero risulta più elevato. 

È stato detto anche che durante tutta la notte e nelle prossime ore la priorità è ai soccorsi, alle ricerche manuali, nella speranza di trovare ancora dei sopravvisssuti. Non hanno ancora preso la decisione di procedere con i mezzi meccanici, quando si arriverà a questo momento vorrà dire che non si avrà più speranza di ritrovare persone ancora vive.

Per quanto riguarda le scosse, c’è stata la prima di 6,2 gradi, da allora ne sono state registrate 470. Ovviamente ci sono quelle più percepite, quelle meno, di queste sicuramente una quarantina hanno una magnitudine di 3 gradi e 2 ne hanno avuta una di più di 5 gradi.

L’Istituto Nazionae di Geologia ha detto che quello che viene chiamato lo “sciame sismico” è sempre in movimento e che non possono escludersi altri forti scosse che addirittura potrebbero essere anche più potenti della prima; speriamo che resti soltanto teoria.

Oltre alle autorità, ai funzionari comunali e ai rappresentanti della P. C., sono più di 5000 i rappresentanti delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, delle forze armate che sono in loco per prestare soccorso.

Questo è il quadro tecnico della situzione che viene comunque aggiornata contiunamente, almeno due o tre volte al giorno dalla Protezione Civile.

Siamo in contatto anche con l’Ambasciata del Canada a Roma e al momento non abbiamo notizie di canadesi o italo-canadesi con la doppia cittadinanaza tra le vittime o tra i feriti, sappiamo che ce ne sono in vacanza da quelle parti non direttamente nelle zone colpite, ma di feriti, vittime o persone che hanno bisogno di assistenza al momento non siamo al corrente ma non è escluso che ci possano essere quando le informazioni saranno più chiare».

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