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20:49pm6 Novembre 2018 | mise à jour le: 6 Novembre 2018 à 20:49pmReading time: 3 minutes

Una “Degustazione” sempre più apprezzata

Presentata la terza Settimana della cucina italiana nel mondo

Matteo Picariello, direttore della Delegazione commerciale d’Italia in Canada

Foto Fabrizio Intravaia

Il vino e il cibo italiani sempre più protagonisti della scena enogastronomica canadese. Più di 100 produttori italiani, con oltre 500 etichette, hanno partecipato alla 23° edizione della “Grande Degustazione di vini” che si è tenuta il 31 ottobre scorso al Marché Bonsecours di Montréal.

Organizzata dalla Delegazione commerciale d’Italia (ICE) l’evento, che si è tenuto anche a Vancouver, Calgary e Toronto, vuole essere una vetrina del vino italiano per gli addetti ai lavori e per i consumatori canadesi.

«Nel 2017 – ha detto il direttore dell’ICE Matteo Picariello – il Canada ha importato 4 milioni di litri di vino italiano, registrando una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Il 45% del vino italiano importato in Canada è destinato al Québec che, in tal modo, è la prima Provincia canadese per importazione, con una media, quindi, di quasi un vino italiano su due.

Per noi, in questo momento, è importante mantenere tale posizione che sembra un discorso scontato ma che in realtà non lo è perché mentre nelle altre province canadesi siamo ancora a livello di sensibilizzazione del pubblico sul prodotto “vino italiano”, nel Québec questa sensibilizzazione è un dato già acquisito. Allora il discorso si sposta sulla fascia più alta dei consumi.  

Per questo abbiamo deciso di puntare sulle varietà un po’ meno note e abbiamo messo il “focus”, per quanto riguarda questa 23° edizione montrealese, sui vini bianchi. In particolare, sui vini della Sardegna, rappresentata da una decina di aziende vinicole, una regione che fa vini meravigliosi che forse sono meno noti al consumatore quebecchese, e sul Pinot grigio, anche perché in Italia si è appena costituito il Consorzio DOC delle Venezie che riunisce tutte le aree di produzione di questo vino per garantirne e certificarne la sua qualità e la sua origine. Abbiamo accompagnato questo “focus” con degli atelier e degli incontri di approfondimento fatti in collaborazione con i nostri partner come la SAQ o l’ITHQ, proprio per cercare di far conoscere meglio anche gli “altri” vini. Non solo, quindi, il Chianti o l’Amarone, decisamente i più noti in Québec, o le grandi case vinicole ma anche tutti gli altri vini e produttori, e sono tanti, che il nostro territorio offre».

 

Una “Settimana” tutta da gustare  

Ma l’Italia, come ben sappiamo, non è solo la terra dei vini ma anche quella della gastronomia e della buona tavola. Cibo e vino sono un binomio inscindibile della nostra cultura e del nostro modo di essere. E tale “binomio” sarà sotto i riflettori del mondo intero durante la terza edizione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”, in programma dal 19 al 25 novembre.

«Un avvenimento – ha spiegato il Console d’Italia a Montréal Lorenzo Salinas che ha ufficialmente lanciato la “Settimana” – pensato e organizzato dal Ministero degli Esteri, in colaborazione con numerosi partners e organismi, con l’intento di promuovere, ovunque sia possibile, il meglio della nostra produzione sotto tutti i suoi aspetti perché la cucina italiana non è solo un fatto economico ma è prima di tutto un valore culturale».

Tante le manifestazioni in programma. Alcuni ristoranti di Montréal, Le Muscadin, Fiorellino, Barcola Bistro, Graziella, Beatrice e Le Richmond prepareranno dei menu speciali per l’occasione.

Per i dettagli sulla programmazione: https://consmontreal.esteri.it/consolato_montreal/resource/doc/2018/10/programma_iii_sci.pdf

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